> > Panama blocca l'Aquarius. Ong "Pressioni dall'Italia"

Panama blocca l'Aquarius. Ong "Pressioni dall'Italia"

Aquarius, il blocco di Panama

Il quotidiano "La Prensa" ha riferito che "la denuncia principale proviene dalle autorità italiane". Soddisfatto Matteo Salvini.

L’Autorità marittima di Panama ha annunciato di aver revocato l’iscrizione dell’Aquarius dal proprio registro navale. La decisione sarebbe stata presa sotto la pressione politica ed economica del governo italiano. Le autorità panamensi hanno avviato l’iter il 21 settembre. La notizia è stata diffusa dal quotidiano La Prensa. “Per aver disatteso le procedure internazionali in materia di immigranti e rifugiati assistiti al largo delle coste nel Mediterraneo, l’amministrazione marittima panamense ha avviato l’iter per annullare d’ufficio la registrazione della nave Aquarius 2, ex Acquarius”, dichiara l’articolo. “La denuncia principale proviene dalle autorità italiane, che hanno riferito che il capitano della nave si è rifiutato di restituire gli immigranti ei rifugiati assistiti al loro luogo di origine”.

Le Ong

Le Ong SOS Méditerranée e Medici Senza Frontiere si sono dette “sconvolte” per la decisione di Panama. “Questo provvedimento condanna centinaia di uomini, donne e bambini, alla disperata ricerca di sicurezza, ad annegare in mare e infligge un duro colpo alla missione umanitaria di Aquarius”. I portavoce delle due Ong hanno chiesto all’Unione europea di permettere alla nave umanitaria di continuare a operare, perché “le minacce del governo italiano sono infondate“. In alternativa, chiedono di “garantire immediatamente una nuova bandiera per continuare a operare”.

Karline Kleijer, responsabile delle emergenze per MSF, ha dichiarato in una nota: “I leader europei sembrano non avere scrupoli nell’attuare tattiche sempre più offensive e crudeli che servono i propri interessi politici a scapito delle vite umane. Questa tragedia deve finire, ma ciò può accadere solo se i governi dell’Ue permetteranno all’Aquarius e alle altre navi di ricerca e soccorso di continuare a fornire assistenza”.

Il tweet di Medici Senza Frontiere

La risposta di Salvini

Dal Viminale, Matteo Salvini ha risposto: “È evidente che nessun Paese voglia prendersi la responsabilità di essere identificato con una nave che intralcia le operazioni di soccorso in mare, rifiuta il coordinamento con la guardia costiera libica, attacca alcuni governi democratici come quello italiano, pretende di distribuire dei clandestini in Europa”. Il ministro dell’Interno ha fatto sapere che la nave Aquarius “ha recuperato 50 persone al largo di Zuara. Altri due gommoni, con a bordo 100 immigrati ciascuno, sarebbero in navigazione”.

Il caso di Gibilterra

La Prensa ha ricordato il precedente di Gibilterra. La sua amministrazione marittima “aveva negato il permesso di Aquarius di agire come un battello di emergenza. Anche nel mese di giugno e luglio di quest’anno, ha chiesto formalmente che ‘sospenda le sue operazioni’ e ritorni al suo stato di registrazione originale come nave oceanografica”.