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Chi è Paolo Savona, probabile ministro economia

Paolo Savona

Paolo Savona, probabile Ministro dell'economia del nuovo governo M5s-Lega, probabilmente subirà veto da Mattarella.

In questi ultimi mesi dopo il voto si è creato, nella politica italiana, un caos immenso. Da due partiti diversi che volevano individualità nel governo, se ne sta creando proprio ora uno tutto nuovo. I discorsi sono stati complementari, importante il diritto dei cittadini ad avere un governo che è stato votato dagli stessi. Entrambi hanno potuto contare sulla credibilità che gli elettori hanno loro affidato. Parliamo di Luigi Di Maio e di Matteo Salvini, che ora formano un governo comune tra loro con a capo Giuseppe Conte. Ora spunta anche il nome di Paolo Savona.

Chi è Paolo Savona

Paolo Savona è il nome più accreditato come ministro dell’economia, designato da Salvini. E’ originario di Cagliari ed è nato nel 1936. Potrebbe essere lui, con approvazione comune, il nuovo Ministro dell’Economia del governo M5s-Lega.

Mercoledì 23 maggio è stato accordato l’incarico ufficialmente da Mattarella a Conte come premier, che ha accettato con riserva. Aspettiamo che riferisca a Mattarella le sue riflessioni decisive.

E’ il momento di formare il resto della squadra di governo, i nomi dei ministri rientrano tra i primi a formarsi. Quello che è spiccato ora è proprio quello che preme all’Italia, l’economia con Savona. E’ conosciuto come il professore “anti-euro” per la sua posizione avversa alla moneta unica, ma anche nei confronti più generali dell’Unione Europea.

Per queste due posizioni citate è sgradito agli stati membri dell’UE, in particolare alla Germania. Sulla stessa Savona non avrebbe cambiato la visione del suo ruolo in Europa dopo la fine del nazismo. Ed è questo il problema che potrebbe portare Sergio Mattarella a porre un veto sul nome.

Paolo Savona e la sua vita

Ha iniziato in Banca d’Italia, ha continuato, poi, come direttore generale di Confindustria, poi vari incarichi istituzionali. Nel governo Ciampi è stato Ministro dell’industria, ma è stato incaricato anche al riordino delle partecipazioni statali.

Ha insegnato Politica economica ed è vicepresidente dell’Aspen Institute Italia. Che sarebbe un’associazione no profit che ha il fine di incoraggiare la leadership. Tratta anche idee e valori senza tempo se non anche il dialogo sui problemi contemporanei.

Savona ha affiancato Guido Carli quando da ministro del Tesoro firmò per l’Italia il trattato di Maastricht. Del quale di esprime dicendo che è troppo rigido e privo di base scientifica. Non si è mai definito antieuropeista, anzi si dice concorde all’unione degli stati. E’ solo contrario alla moneta unica e all’élite di Bruxelles. Infatti sostiene che l’euro ha dimezzato il prezzo di acquisto dagli italiani. Usa parole negative nei confronti del governo Monti, infatti dice che è un “portabandiera del servilismo agli interessi dei poteri dominanti”. Anche su Mario Draghi e Ignazio Visco, governatore della Bce e quello della Banca Italia, ha un pensiero negativo. Loro avrebbero contributo a rinchiudere l’Italia in una “gabbia europea“.

L’Euro e l’UE sono stati creati dalla Germania per controllare gli altri paesi europei secondo lui. Non esclude l’esclusione dell’Italia dall’Eurozona, ma è una eventualità che deve essere veramente ben preparata.

Ma per chi vorrebbe sapere di più su Paolo Savona basta che si rechi in libreria. A breve infatti uscirà la sua autobiografia, come anticipato dalla Stampa.