È morto a 77 anni Paolo Sottocorona, storico volto della meteorologia su La7. Conosciuto per la sua professionalità e per il sorriso che accompagnava ogni previsione, Sottocorona ha raccontato il tempo agli italiani per decenni, conquistando stima e affetto. Dalla passione per la vela a uno stile di vita attento alla salute, il meteorologo ha lasciato un segno indelebile nel panorama televisivo e nella vita di chi lo seguiva quotidianamente.
Ecco chi era davvero l’uomo dietro le previsioni.
Addio a Paolo Sottocorona, morto a 77 anni: il meteorologo che sapeva parlare al pubblico
Paolo Sottocorona è scomparso l’8 ottobre all’età di 77 anni, lasciando un vuoto profondo nel panorama televisivo e tra i telespettatori che lo seguivano su La7. Per decenni, il meteorologo è stato apprezzato per la capacità di rendere comprensibili i fenomeni atmosferici senza mai cedere a toni allarmistici. In un’epoca caratterizzata da allarmi climatici, Sottocorona riusciva a spiegare i fenomeni con chiarezza e rigore, accompagnando le previsioni con foto e contributi del pubblico.
Colleghi e spettatori ricordano il suo garbo e la sua gentilezza: Mentana ha annunciato la notizia sui social “Un nostro lutto, grave: se n’è andato Paolo Sottocorona”, mentre il direttore di rete Andrea Salerno ha sottolineato su X che “tutta La7 si stringe alla famiglia e agli amici di Paolo“.
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Addio a Paolo Sottocorona, morto a 77 anni: chi era il meteorologo di La7
Nato a Firenze il 17 dicembre 1947, Sottocorona iniziò il suo percorso studiando discipline classiche e frequentando quattro anni di Ingegneria. Nel 1972 entrò nel Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, dove rimase fino al 1993, raggiungendo il grado di capitano.
Lavorò prima all’Ufficio Meteorologico dell’aeroporto di Guidonia e poi al Centro Nazionale di Meteorologia, partecipando anche alla quinta spedizione italiana in Antartide nel 1989.
La sua carriera televisiva iniziò nel 1986 con le previsioni su Rai 1 per “Uno Mattina”, proseguendo poi a Telemontecarlo e Rai 3, fino a diventare un punto di riferimento su La7 dal 2002 con programmi come “La Posta del Meteo” e la rubrica “Tempo al tempo”. Uomo riservato e poliedrico, amava la vela – fu istruttore al Centro Velico Caprera –, si definiva «al 99% vegetariano» e viveva con tre cani. Nel 2010 pubblicò per ragazzi “Cosa sanno le nuvole?”, che lo rese affettuosamente noto come “nonno Paolo”.
Fino al giorno della sua scomparsa, Sottocorona ha continuato a dedicarsi al pubblico con le sue previsioni e momenti di riflessione. La sua ultima apparizione in diretta è stata mercoledì mattina, e in serata è arrivata la notizia della morte. In quell’ultima trasmissione, ha letto una poesia inviata da una spettatrice su Gaza, un gesto che ha mostrato ancora una volta la sua empatia e sensibilità.
Tristezza infinita per la notizia inaspettata della morte di Paolo Sottocorona. Quando l’ho incrociato negli studi di La7 non gli ho mai detto che a casa io e Tata eravamo davvero affezionati a lui e che lo consideravamo uno di famiglia. Da anni non chiedevamo più quali fossero… pic.twitter.com/49X09EJQJ0
— Maurizio Acerbo (@maurizioacerbo) October 8, 2025