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Papa Pio XII sapeva dei lager nazisti: spunta lettera inedita dal Vaticano

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La Chiesa e Papa Pio XII sapevano dei lager nazisti? Spunta una lettera inedita dagli Archivi Vaticani

Si discute da sempre sulla posizione che Papa Pio XII avrebbe assunto sulle vicende della seconda guerra mondiale e dello sterminio degli ebrei per mano nazista. Spunta adesso, direttamente dagli Archivi Vaticani, una lettera che metterebbe un punto sul ‘silenzio’ perpetrato da Papa Pacelli.

La Chiesa e Papa Pio XII sapevano dei lager nazisti? Spunta una lettera inedita dagli Archivi Vaticani

Secondo questo documento inedito, datato 14 dicembre 1942 e pubblicato all’interno dell’inserto La Lettura de Il Corriere della Sera, pare che Pio XII sapesse cosa stava accadendo nei campi di concentramento. La lettera è stata rinvenuta da Giovanni Coco, archivista e ricercatore, che ha affermato: “È un caso unico, ha un valore enorme. Noi cerchiamo di fare chiarezza, anche per comprendere la stagione terribile in cui Pacelli guidò la Chiesa“.

Abbiamo dibattuto per più di mezzo secolo su documenti e fonti indirette. Ora abbiamo quelle dirette, e altre probabilmente emergeranno. Noi ci sforziamo di renderle il più possibile accessibili a tutti, perché si capisca la stagione terribile nella quale Pio XII ha guidato la Chiesa. Deve emergere tutto, senza paure né pregiudizi. È quanto stiamo facendo negli ultimi anni qui all’Archivio“, ha aggiunto Coco.

Insieme a questo preziosissimo documento, l’inserto ha rilasciato anche la fotografia di un pugnale con l’incisione di una svastica nazista, che venne ritrovato nell’appartamento di Pio XII dal suo successore, Papa Giovanni XXIII. Quest’ultimo chiese spiegazioni e fu allora che “si rivolse a suor Pascalina Lenhert, l’oracolo di Pio XII, la sua governante. E suor Pascalina rivelò che il pugnale era stato portato in udienza da un membro delle SS che lo doveva usare contro Pio XII. Ma il soldato si era ravveduto e ne aveva fatto dono al Papa“.

Pio XII non si espresse mai sulla persecuzione degli ebrei, neanche quando a chiedere un suo intervento forte fu Myron Taylor, rappresentante personale del presidente degli Stati Uniti, Franklin D. Roosevelt. C’è chi pensa che dietro quella decisione ci fosse anche il timore di rappresaglie naziste contro i cattolici polacchi, “E poi, in larga parte del mondo vaticano ristagnava il pregiudizio contro gli ebrei non solo sul piano religioso, ma talvolta anche antisemita“.