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Piacenza, studente di prima media picchia la professoressa

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Gravissimo fatto a Piacenza, dove uno studente di prima media ha picchiato una sua professoressa. Il ragazzino è stato sospeso

Un ragazzino di 11 anni, studente che frequenta la prima media in una scuola di Piacenza, ha aggredito una sua insegnante, colpendola al braccio e facendola andare al pronto soccorso. La scuola ha deciso, giustamente, di sospendere il colpevole, e di presentare denuncia per infortunio sul lavoro e ha segnalato il tutto ai servizi sociali. Il fatto è di una gravità enorme, e purtroppo non è l’unico che avviene ultimamente.

Studente picchia professoressa

Ennesima aggressione effettuata ai danni di un insegnante. Stavolta, il fattaccio ha avuto luogo in una scuola media di Piacenza, dove una professoressa è stata aggredita da uno studente di 11 anni. Il ragazzetto ha aggredito la donna, colpendola più volte al braccio. La vittima è dovuta recarsi al pronto soccorso, con una prognosi di sette giorni. La scuola ha deciso di sospendere lo studente 11enne aggressore, e poi ha presentato denuncia per infortunio sul lavoro.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza, ha affermato riflettendo sulla notizia: “Fatti violenti contro insegnanti di Piacenza, chiediamo di perseguire duramente i responsabili: i genitori rispondano delle azioni dei figli”.
Ha poi affermato che è grave il fatto che uno studente aggredisca il proprio insegnante che, in quanto tale rappresenta anche l’autorità statale”. Lo studente, trattandosi di un soggetto minore dei 14 anni, non è perseguibile penalmente “ma certamente i genitori (o chi per essi) rispondono verso terzi dei danni prodotti dai loro figli”. La Gilda, quindi, inviterà formalmente l’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna e l’Avvocatura dello Stato di Bologna ad agire nelle competenti sedi giudiziarie, solitamente lo fanno solo quando si tratta di ‘andare contro gli insegnanti mai quando c’è da agire per tutelarli.

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Caso di Foggia

L’atmosfera che si respira è troppo violenta, e si stanno superando i limiti di civiltà, calpestando il rispetto e l’educazione. Pochi giorni fa, a Foggia, un genitore ha aggredito il vicepreside, reo di avergli rimproverato il figlio. Il povero insegnante ha riportato 30 giorni di prognosi in seguito ai colpi subiti all’addome e alla testa. Il grave fatto ha avuto luogo nella giornata di sabato 11 febbraio nella scuola secondaria di I grado L. Murialdo.
Lo sconsiderato genitori si sarebbe scagliato contro il professor Pasquale Diana, che è anche vicepreside dell’istituto. L’aggressore ha preso a pugni la povera vittima. L’azione del genitore è stata talmente rapida e decisa che nessuno ha potuto fermarlo prima di colpire il povero vicepreside.

Il giorno precedente, venerdì 9 febbraio, il vicepreside, sorvegliando gli scolari all’uscita della scuola, aveva rimproverato il ragazzino perché spingeva e rischiava di far cadere le compagne in fila davanti a lui. Per tutelare l’incolumità generale degli studenti in fila, il figlio del genitore aggressore è stato preso per il braccio e allontanato. L’azione del vicepreside ha innescato l’ira del genitore che. Questi, avrebbe quindi ascoltato e tenuto per buono soltanto il racconto del proprio figlio. Non ha ritenuto necessatio chiedere chiarimenti di alcun tipo, e ha deciso di fare giustizia a modo proprio.