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Pietro Pacciani: la strana morte del mostro di Firenze

Mostro di Firenze

Dopo oltre 20 anni dalla morte del mostro di Firenze, emergono i primi dubbi sulla sua morte

Il contadino di Mercatale Val di Pesa fu tra i protagonisti delle tragiche vicende giudiziarie che coinvolsero il territorio fiorentino tra la fine degli anni Sessanta e il 1985. Condannato all’ergastolo nel 1994, fu assolto poco dopo. Ma la Corte di Cassazione annullò l’assoluzione. Al momento della scomparsa, Pietro Pacciani stava ancora sperando in un nuovo processo. Morì il 22 febbraio del 1998. A distanza di oltre 20 anni dalla sua morte, il legale delle famiglie dei due giovani francesi uccisi nel 1985 dal “mostro di Firenze” ha recentemente assegnato al Dottor Edoardo Franchi la relazione peritale consegnata all’epoca dei fatti dal Professor Giovanni Marello alla Procura della Repubblica di Firenze. Si parlò di decesso per cause naturali. Ma adesso sembrano emergere diverse ragioni che smentirebbero quanto sentenziato.

La misteriosa morte del mostro di Firenze

Morto per cause naturali: così concluse il Prof. Giovanni Marello dopo aver eseguito l’autopsia sul corpo di Pietro Pacciani, drammaticamente noto come il “mostro di Firenze“. A distanza di quasi vent’anni e mezzo dalla sua scomparsa, avvenuta in data 22 febbraio 1998, il legale delle famiglie dei due giovani francesi, uccisi da Marello a Scopeti nel 1985, ha recentemente conferito al Dottor Edoardo Franchi, medico legale, di riesaminare la relazione peritale consegnata all’epoca dei fatti. Infatti, pare ci siano diverse ragioni per dubitarne la veridicità.

Pacciani fu rinvenuto cadavere nella sua abitazione il pomeriggio di domenica 22 febbraio 1998. Sembrerebbe che l’uomo fosse riverso sul pavimento dell’ingresso in posizione prona. Secondo la testimonianza dei primi giornalisti accorsi sul posto, l’assassino indossava una maglietta alzata fino al collo e dei pantaloni calati. Nella relazione realizzata per mano del medico legale sul suo decesso, sottoscritta dal Prof. Giovanni Marello su incarico del Dr. Paolo Canessa, si legge che la morte di Pietro Pacciani sarebbe avvenuta verso le ore 22.30 del giorno precedente. La causa pare sia un’insufficienza cardiaca con edema polmonare. Le sue condizioni di salute, si aggiunge, pare fossero aggravate da una gastrite emorragica diffusa, cistite ed ipertrofia prostatica.

Eppure tali conclusioni appaiono in contrasto con le considerazioni medico-legali sul decesso di Pietro Pacciani espresse dal consulente tecnico del legale delle famiglie dei due francesi uccisi a Scopeti di San Casciano. Fu questo l’ultimo fra i delitti attribuiti mostro di Firenze.

Pietro Pacciani

Il nuovo referto

Con il consulente di parte del legale delle famiglie dei due francesi uccisi si fa strada la la causa del decesso per avvelenamento. A conferma di ciò ci sono altri alcuni dettagli, tra cui “ipostasi nelle regioni declivi, ancora improntabili”. Ma anche “presenza negli alveoli polmonari di una sostanza finemente granulare“.

Le ipostasi farebbero supporre che Pacciani sia stato girato alcune ore dopo la morte. Probabilmente da qualcuno che è stato in grado di introdursi in casa della vittima Sull’identità del presunto omicida non ci sono ancora notizie. La relazione di Marello lascia aperto l’interrogativo se vi sia stata o meno la manomissione del cadavere. Per quanto riguarda la misteriosa sostanza trovata negli alveoli non è stato precisato di che si tratti. Già stando a quanto rilevato dalla prime, nuove, analisi si pone il dubbio che la morte di Pietro Pacciani possa essere attribuita ad un semplice infarto.