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Ue, via libera alla terza rata del Pnrr e alla revisione della quarta. Von der Leyen: “Saremo al fianco dell’Italia”

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La Commissione Ue ha approvato la terza rata da 18,5 miliardi del Pnrr dell’Italia e le modifiche proposte agli obiettivi della quarta tranche.

Novità per l’Italia: la Commissione Ue presieduta da Ursula von der Leyen ha approvato l’erogazione della terza rata da 18,5 miliardi di euro del Pnrr e le modifiche apportate dall’esecutivo agli obiettivi che accompagnano la quarta tranche di fondi. La notizia è stata accolta con entusiasmo dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro Raffaele Fitto. Critica, invece, la Cgil.

Pnrr Italia, la Commissione Ue approva la terza rata e le modifiche al documento

La Commissione europea ha dato il via libera alla terza rata del Pnrr dell’Italia da 18,5 miliardi di euro, dopo aver approvato le modifiche proposte dal Governo Meloni agli obiettivi della quarta tranche. Dopo aver dato l’ok alla terza rata, l’esecutivo Ue ha inviato la sua valutazione positiva dei traguardi e degli obiettivi “raggiunti in modo soddisfacente dall’Italia” al Comitato economico e finanziario del Consiglio europeo, chiedendo un parere che dovrà essere stilato in un arco temporale di massimo quattro settimane. Al parere del Consiglio europeo, seguirà l’adozione della decisione definitiva della Commissione presieduta da Ursula von der Leyen sull’erogazione dei 18,5 miliardi di euro. A riferire la notizia è stato lo stesso esecutivo Ue.

Melini: “Soddisfatta della decisione dell’Ue”. Fitto: “Grande apprezzamento per le parole di von der Leyen”

La decisione della Commissione europea è stata commenta dal presidente della Consiglio italiano Giorgia Meloni. “Sono molto soddisfatta della decisione di oggi della Commissione europea, che ha deliberato il pagamento della terza rata del PNRR e ha approvato le modifiche proposte dal Governo sulla quarta rata. Un grande risultato che consentirà all’Italia di ricevere i 35 miliardi di euro previsti per il 2023 e che è frutto dell’intenso lavoro portato avanti in questi mesi e dalla forte sinergia del Governo con la Commissione europea”, ha detto il premier. “Per questo ringrazio in modo particolare la presidente von der Leyen. Desidero ringraziare anche il Ministro Fitto e tutti i Ministeri che hanno consentito di centrare questo obiettivo. Continueremo a lavorare in questa direzione nell’interesse dei nostri cittadini, delle nostre famiglie e delle nostre imprese”, ha aggiunto Meloni.

Quanto stabilito dalla Commissione Ue è stato molto apprezzato anche dal ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. “Esprimiamo anche grande apprezzamento per le parole della presidente von der Leyen. La valutazione positiva sulla terza richiesta di pagamento e la contemporanea proposta relativa alle modifiche di alcune misure della quarta rata, una volta approvata dagli Stati membri, consentiranno all’Italia di ricevere entro quest’anno il totale di 35 miliardi di euro previsti dal Pnrr. Le decisioni prese oggi sono il risultato di un lungo confronto costruttivo tra il governo italiano e la Commissione, e il frutto di un eccezionale lavoro svolto dai nostri uffici e da tutte le amministrazioni. Continueremo la stretta cooperazione con la Commissione sulle modifiche della restante parte del Piano, incluso il REPowerEU”, ha detto il ministro.

Von der Leyen: “Saremo al fianco dell’Italia sul Pnrr”

Il via libera alla terza rata del Pnrr per l’Italia e l’approvazione delle modifiche del documento per la quarta rata è stato commentato anche dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Continueremo a essere al fianco dell’Italia in ogni passo necessario per assicurare che il Piano sia un successo italiano ed europea: avanti tutta con Italia domani”, ha dichiarato. “L’Italia ha mostrato molti progressi nel portare avanti riforme cruciali e gli investimenti previsti dal suo Pnrr”, ha aggiunto.

Von der Leyen ha anche riassunto le novità cruciali del Pnrr italiano ossia la riforma del sistema sanitario, la riforma del sistema fiscale, la riforma della giustizia, gli investimenti nel settore dei servizi digitali pubblici o, ancora, la maggiore sostenibilità dei trasporti pubblici. Tra le modifiche apportate al documento, poi, figura anche la volontà di dare nuovo slancio allo sviluppo dei servizi e del commercio sfruttando la legge sulla concorrenza.

“Una volta che anche gli Stati membri avranno dato luce verde, l’Italia riceverà 18,5 miliardi dal NextGenerationEu”, ha concluso von der Leyen.

Appresa la decisione della Commissione Ue sulla terza rata del Pnrr, il commissario europeo per l’Economia ed ex premier Paolo Gentiloni ha dichiarato: “Oggi compiamo due importanti passi avanti con l’attuazione del piano di ripresa e resilienza dell’Italia – e ha aggiunto –. Una volta completate le procedure necessarie, l’Italia riceverà 18,5 miliardi di euro per continuare a sostenere lo sviluppo economico del Paese in questi tempi difficili. Nel frattempo, la nostra valutazione positiva delle modifiche mirate agli impegni per la quarta rata aprirà la strada all’Italia per presentare tale richiesta dopo la pausa estiva”.

Pnrr Italia, la Commissione Ue approva la terza rata e le modifiche al documento. La preoccupazione della Cgil

Contro la Commissione Ue, invece, si è scagliata la Cgil secondo la quale gli obiettivi del Pnrr sarebbero a riscgio.

“Le decisioni del governo in merito al Pnrr sono a dir poco preoccupanti. Si cancellano progetti per 16 miliardi che riguardano il rischio alluvione, il dissesto idrogeologico, la decarbonizzazione. Lo stesso avviene per sanità territoriale e progetti dei Comuni. Si rischia di compromette gli obiettivi strategici del Piano su ambiente, conversione ecologica, welfare, riduzione di diseguaglianze e divari territoriali”. A dichiararlo è stato Christian Ferrari, segretario confederale della Cgil.

“Il metodo è peggio del merito”, ha aggiunto Ferrari. “Siamo di fronte a scelte unilaterali e alla cancellazione, di fatto, del confronto con le parti sociali. Il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ci ha fatto pervenire oggi pomeriggio la richiesta di trasmettere, entro il primo agosto, le nostre osservazioni sulla revisione del Pnrr. Cosa che, ovviamente, faremo, ma questo non ha nulla a che fare con una vera negoziazione e con il confronto preventivo previsti dalle norme”.