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Pnrr, Italia riceve il terzo pagamento Ue: 18,5 miliardi pronti all'uso

Meloni Giorgia

La portavoce della Commissione europea Veerle Nuyts annuncia l'avvenuto pagamento della terza rata del Pnrr all'Italia: le riforme e gli investimenti previsti

Diciotto miliardi e mezzo di euro: l’Italia riceve il terzo pagamento Ue nell’ambito del Pnrr. Ad annunciarlo alla stampa è la portavoce della Commissione europea Veerle Nuyts: «Si tratta di un passo importante nell’attuazione del piano italiano, poiché il terzo pagamento comprende riforme e investimenti di ampia portata e di trasformazione», sottolinea.

Erogati fino a oggi 85,4 miliardi di euro

Per ricevere il pagamento della terza rata del Pnrr, l’Italia ha finora attuato riforme del Recovery riguardanti «giustizia, istruzione e gestione dell’acqua», ribadisce Nuyts, sottolineando che il pagamento comprende anche investimenti in energie rinnovabili, politiche sociali e digitalizzazione. Se è vero che il piano di ripresa e resilienza dell’Italia sarà finanziato complessivamente con 191,6 miliardi, la portavoce anticipa inoltre i «circa tremila chilometri di hardware e software per segnalamento ferroviario, in grado di consentire una maggiore capacità di traffico anche sull’Alta Velocità e, quindi, ai treni merci provenienti da altri Stati membri dell’Ue di circolare in Italia».

Raffaele Fitto sul pagamento della terza rata: «Oltre il 44% del totale»

«Il pagamento della terza rata fa seguito alla valutazione positiva della Commissione sul raggiungimento dei cinquantaquattro obiettivi e traguardi previsti dal Piano, valutazione poi confermata dagli Stati membri Ue», spiega Raffaele Fitto, ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr. «Ora avanti senza sosta sul lavoro per la quarta rata e sulla revisione del piano, incluso il nuovo capitolo REPowerEU», aggiunge il ministro, evidenziando che l’Italia ha ottenuto finora più del 44% del totale.

Obiettivi terza rata Pnrr: il resto della lista

Il pagamento appena avvenuto è frutto di una riuscita collaborazione con la Commissione europea, risultato di un lavoro finalizzato al raggiungimento di complessi obiettivi relativi a riforme nei settori dell’amministrazione pubblica e fiscale, della concorrenza, della giustizia, dell’istruzione, del mercato del lavoro e del sistema sanitario. «Il pagamento riguarda anche investimenti volti a promuovere la transizione digitale e verde e a sostenere la ricerca, l’innovazione e l’istruzione», chiosa il ministro.