Nicholas Cincinelli La pole dance è uno sport che unisce la ginnastica e la danza con la pertica. Spesso questa attività viene confusa con la lap dance.
La pole dance nasce nel 1920 nel Nord America. Venne utilizzata come arte circense fino agli anni ’50. Infatti, negli anni ’50, con l’avvento del burlesque, inizio ad avvicinarsi a quella che è ora. Inizialmente fu uno spettacolo da night club, in seguito, distaccatasi da quella che è la lap dance, venne considerata disciplina atletica.
Il palo è l’attrezzo indispensabile per eseguire questo sport. Le sue dimensioni variano, infatti, si possono trovare pali piccoli da 38mm e pali più grandi da 50mm. Questa diversa dimensione influenza l’esecuzione, quindi la scelta del palo è spesso soggettiva. Con i pali più grandi lo sforzo delle braccia aumenta, diminuisce con quelli più piccoli. I materiali utilizzati per il palo sono l’acciaio inossidabile o cromato o barre in ottone. I materiali più utilizzati sono quelli in cromo oppure quelli verniciati a polvere e rivestiti in titanio.
Una classica lezione di pole dance inizia con un riscaldamento di 20 minuti, in cui eseguono esercizi di squat per le gambe e per gli addominali. Si fanno, inoltre, allungamenti e stretching. Al palo, si eseguono esercizi per gambe e braccia. La pole dance presenta circa 140 figure che sono possibili da eseguire. Questa disciplina è un’attività completa, infatti, richiede forza, resistenza, flessibilità e coordinazione. Questo inoltre, porta a bruciare calorie e a tonificare tutto il corpo. Questo sport permette di migliorare le spalle, le braccia, il petto e, ovviamente, addominali e gambe.
In Italia, il primo campionato italiano di pole dance si è svolto a Roma nel 2010. La federazione italiana di pole dance gestisce i campionati. Nel 2011 la FISAC Gym ha organizzato l’italian pole cahmpionship, portando le regole della ginnastica nella pole. A livello internazionale il primo campionato mondiale si è svolto nel 2005 ad Amsterdam.
