Il governo si prepara alla bocciatura della manovra economica da parte dell’Unione europea. La lettera ufficiale dell’Ue darà un ultimatum al governo italiano: modificare la legge fiscale e il rapporto deficit/Pil o andare incontro al procedimento di infrazione. Per discuterne, il premier Giuseppe Conte e i suoi vice, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, si sono riuniti a cena a Piazza Sant’Ignazio, nel centro di Roma, per quello che è già stato ribattezzato “il patto delle tagliatelle“. Al tavolo, il Presidente del Consiglio ha vestito i panni del mediatore. Già in giornata Conte si era messo in contatto con Jean Claude Juncker e con la cancelliera tedesca Angela Merkel, per frenare gli effetti sui mercati dell’incertezza generata dalle decisioni di Palazzo Chigi.
Salvini “Avanti compatti”
Salvini è l’unico a rilasciare dichiarazioni al termine della cena. Il leader leghista ha confermato la linea dura e il perseguimento di quanto promesso nel contratto di governo. “La bocciatura dell’Ue è pressoché certa ma reddito di cittadinanza e quota 100 non cambiano”, ha commentato. “C’è un clima costruttivo, avanti compatti. Capita a tutti di arrabbiarsi quando uno si sente ingiustamente tirato in ballo ma l’incazzatura passa e non ho mai smesso di fidarmi di Conte e Di Maio. A tavola non c’era alcuna manina“. Proprio la pace fiscale, nodo dello scontro tra Lega e M5S, non sarebbe stato argomento della cena. “Ma vi pare che parliamo di articolo 9 quando si mangiano tagliatelle?”, è stato il commento di Salvini.
Il vertice a Palazzo Chigi
Vertice a Palazzo Chigi, nel pomeriggio del 22 ottobre, per il premier e i ministri Salvini, Di Maio, Tria e Toninelli. All’ordine del giorno, oltre che la bocciatura europea della manovra, c’è stato il condono edilizio per i terremotati di Ischia. Il ministro dell’Economia ha proposto di “snellire” il decreto fiscale, pur senza eliminare le principali misure della manovra del cambiamento. Per ridurre il rapporto deficit/Pil, Tria avrebbe proposto di limitare i provvedimenti o di rimandare l’entrata in vigore di quota 100 o del reddito di cittadinanza.