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Manovra, Salvini e Di Maio "Nessuna trattativa con Ue"

Manovra bocciata Ue, nessuna trattativa

Dopo la bocciatura della manovra, Salvini e Di Maio difendono le scelte del governo, mentre Conte e Tria aprono al dialogo.

La bocciatura della manovra economica accresce le distanze tra Italia ed Europa ma contribuisce a ricompattare, almeno momentaneamente, il fronte interno del governo. I vicepremier Salvini e Di Maio mettono da parte i contrasti e si presentano agli elettori uniti davanti ai burocrati di Bruxelles. “Non cambiamo una virgola della manovra, andiamo avanti senza concessioni, né sul reddito, né sulle pensioni. Se cediamo adesso sulla manovra crolla tutto l’impianto del nostro governo”, commentano i due ministri dopo la bocciatura. La linea dura non cambia neanche di fronte alla minaccia di sanzioni: “Noi non daremo seguito ad alcuna richiesta, almeno fino alle Europee“.

Conte e Tria aprono al dialogo

È previsto per sabato 24 novembre l’incontro tra Giuseppe Conte e Jean-Claude Juncker, per discutere di quanto accadrà nelle settimane successive alla bocciatura. Il premier, supportato dal ministro dell’Economia, si è detto disposto al dialogo con l’Europa. Tria, in particolare, punta a una revisione del testo della finanziaria, modificando i dati relativi all’entrata in vigore dei due provvedimenti simbolo dell’esecutivo, ovvero reddito di cittadinanza e quota 100. Appare ormai altamente improbabile che siano operativi già da gennaio. Prevedere in manovra la loro partenza da aprile, spiega Tria, permetterebbe di risparmiare circa 3,5 miliardi di euro. Cifra che si tradurrebbe in un abbassamento del deficit da 2,4 a 2,2 (se non addirittura a 2,1).

L’Ungheria boccia la manovra italiana

Davanti alla minaccia di sanzioni, l’Italia appare sempre più isolata in Europa. Persino i Paesi che, sulla carta, sono più vicini al governo sovranista gialloverde prendono le distanze da Palazzo Chigi. Zoltan Kovacs, ministro della Propaganda internazionale dell’Ungheria e portavoce di Viktor Orban, ha duramente criticato la manovra economica italiana. “Le regole dell’Unione europea ci sono e vanno rispettate“, ha commentato Kovacs. “Non siamo abituati a intrometterci nelle vicende degli altri governi. C’è una discussione in corso tra la Commissione europea e Roma. Ma la recente storia del nostro Paese insegna che è possibile rilanciare la crescita economica e ridurre la disoccupazione rispettando il patto di stabilità che tutti abbiamo sottoscritto in Europa”. Sembrano lontani i tempi in cui Salvini, ad agosto, stringeva la mano del primo ministro ungherese e lo definiva “il mio eroe, il mio compagno di destino”.