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La foto-bufala leghista su Amatrice smentita dai terremotati

Matteo Salvini, le bufale sui terremotati

"Da terremotata dico che si può risparmiare i suoi esperimenti mediatici" questa la risposta di un utente alla propaganda social contro i "buonisti".

Nessuno nega che ad Amatrice, a distanza di due anni e mezzo dal terremoto, la situazione non sia delle più rosee. Nessuno (o quasi) ha dato retta ai debunker e i fact checker sulle bufale condivise sui social. Se poi bisogna ricorrere a un’immagine fake per scopi propagandistici e anti “buonisti” allora occorre fare il punto sulle intenzioni degli attivisti di Lega e MoVimento. La foto incriminata raffigura un campo d’accoglienza completamente innevato, una situazione drammatica. La didascalia d’accompagnamento poi è una lode alla politica salviniana applicata alla questione migratoria, nel particolare in materia di navi ong, sbarchi e Sprar. Il post recita così “Sulla questione degli sbarchi ho le idee chiare: ma quale Si Watch… NO WATCH PRIMA I TERREMOTATI NELLE TENDE! Io non mollo, e voi cosa ne pensate? “.

Dal gruppo noi che Amiamo il capitano

Bufale contro i “buonisti”

Peccato. Il caso vuole che la foto, divenuta subito virale, raffiguri in realtà la situazione di un campo profughi in Libano (nel dettaglio viene presentata la situazione nella città di Arsal, flagellata dalle intense nevicate): territori ben lontani dalle zone del centro-Italia. Inutile sottolineare quanto una fake news del genere, con una portata altrettanto importante, abbia causato un polverone mediatico fatto di commenti, insulti e attacchi verso coloro che sono stati definiti “buonisti“: gli acerrimi “nemici” della politica interna. Ovviamente la confusione tra l’emergenza migranti e le priorità per gli sfollati nei territori soggetti a disastro ambientale ha dato adito a un meccanismo disinformativo polveroso, una macchina del fango contro gli utenti che cercavano di smascherare la bufala.

Matteo Salvini, tra sea watch e terremotati

Ai tempi della Post-verità

Quell’immagine, così decontestualizzata e così piegata alla persuasione di chi innocentemente (si presume) la ritiene plausibile, altro non fa che aprire le danze alle nefandezze della gara del “chi sta peggio di chi”. Nell’era della post-verità, c’è però qualcuno che ha voluto in prima persona chiarire il punto di vista di chi, quel terremoto, l’ha vissuto veramente “Da terremotata le dico che i suoi esperimenti mediatici se li può anche risparmiare”- scrive Silvia, rivolgendosi direttamente a Salvini e ai suoi attivisti -“Avete rotto sinceramente a paragonare immigrazione e terremoto. Sono due situazioni diverse e difficili entrambe. Ad Amatrice non c’è stato mai nessuno sotto le tende innevate. Le tende sono state smontate a fine ottobre/ inizio novembre 2016″.

Terremotati contro salviniani

Sull’immagine adoperata per la propaganda leghista, l’utente commenta così “Nessuno potrebbe sopravvivere a due inverni così. Ad Amatrice ha fatto sempre freddo e neve. I problemi sono ben altri e non abbiamo bisogno che si gridi al lupo, al lupo ogni due per tre. Saremmo stati abbandonati e trattati male anche se non ci fosse stata l’immigrazione. Andate sul posto e rendetevi conto di quali siano veramente i problemi. E comunque non si dovrebbe abbandonare nessuno, ne in mare ne in terra. Bisognerebbe agire prima di soccorrere disperati in mare su barconi gestiti da trafficanti di esseri umani. Detto da una famiglia terremotata”.