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Prodi contro Renzi: "Italia Viva somiglia a uno yogurt"

prodi contro renzi

Il commento dell'ex premier: "I partiti personali funzionano una volta sola e rischiano di avere scadenza ravvicinata"

“I partiti di un uomo solo” sono “una tragedia“. A dirlo è Romano Prodi, che per la prima volta dall’annuncio della scissione commenta la nascita di Italia Viva e si scaglia contro Matteo Renzi e la sua decisione di rompere con quel partito che lui stesso ha contribuito a fondare.

Prodi contro Renzi

La scissione di Renzi è un errore (“Sono sempre stato l’uomo dell’unità, sono contro ogni divisione”) ma è tutt’altro che inaspettata, ammette Prodi, intervistato da Repubblica. “La sua uscita era assolutamente prevedibile, ma ugualmente inspiegabile. Non si può operare per costruire un governo e immediatamente mettere un’ipoteca sullo stesso”, spiega il professore. “Tuttavia, sotto l’aspetto della tenuta del governo, la scelta di Renzi ha meno importanza di quella che le si attribuisce. Adesso il suo eventuale distacco dal governo sarebbe palese e quindi lo pagherebbe più di prima”.

La vera ragione della scissione è “il personalismo“, continua l’ex premier, battendo la stessa strada già percorsa da Beppe Grillo nella sua Lettera aperta ai parlamentari renziani. “Il primo esempio è stato Berlusconi, oggi pensiamo a Trump e Bolsonaro. Si rasenta il ridicolo”. Il vero ostacolo alla riuscita dell’esperimento renziano è che rischia di essere di breve durata: “Attenzione, i partiti personali funzionano la prima volta. Ripeterli crea problemi. Questo vale per tutti, per Renzi e forse anche per Salvini”. Un destino che sembra già scritto nel nome del nuovo partito: “Bellissimo. Un mio amico lo propose per uno yogurt, forse per via dei fermenti vivi. Il problema è che lo yogurt ha una scadenza ravvicinata e questo per un partito può essere un problema”.

Il futuro del Pd

I dem, senza Renzi e i renziani, possono ancora rappresentare un’alternativa credibile per gli italiani? “Se ritrova la sua anima, il Pd ha ancora un futuro”, risponde Prodi. “Un’anima di sinistra, ma soprattutto un’anima riformista. Dovrebbe presentarsi con un solo punto all’ordine del giorno: lotta spietata, organica e di lungo periodo all’evasione fiscale. Renzi, invece, nel suo programma usava una sola parola: futuro. Un programma che potrei ripetere anche io anche ho compiuto 80 anni perché va bene sempre, per tutti. E non dice niente“.