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Coronavirus, Conte annuncia Decreto liquidità: 400 miliardi alle imprese

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Il premier Giuseppe Conte ha annunciato i provvedimenti inseriti all'interno del cosiddetto Decreto liquidità per contrastare il coronavirus.

Nella serata del 6 aprile il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato in conferenza stampa i provvedimenti inseriti all’interno del cosiddetto decreto liquidità varato dal governo al fine di aiutare le famiglie e le imprese nell’emergenza coronavirus: “Con il decreto diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro per imprese che siano piccole,medie o grandi. Saranno 200 miliardi per il mercato interno e altri 200 miliardi per il mercato dell’export”. Nella conferenza sono intervenuti anche i ministri dell’Economia, dello Sviluppo Economico e dell’Istruzione per spiegare nel dettaglio il decreto.

Coronavirus, presentato il Decreto liquidità

Rispondendo alle domande dei giornalisti in merito all’inizio della cosiddetta Fase 2 della quarantena, che dovrebbe iniziare il 13 aprile, il premier Conte ha risposto: “Non siamo in condizioni di anticiparlo perché in questo momento ci riserviamo qualsiasi valutazione. Fissare una data oggi di quando questo avverrà significa anticipare qualcosa priva di senso. Non è questo il nostro metodo, dovremmo rispettare le regole sulle distanze ancora per un po’”.

Per quanto riguarda invece l’ipotesi dell’utilizzo del Meccanismo Europeo di Stabilità da parte del governo il presidente del Consiglio ha ribadito la sua contrarietà: “Mes no, eurobond si. Il Mes è uno strumento inadeguato, gli eurobond sono una risposta seria, efficace e adeguata all’emergenza che stiamo vivendo. Qualche retroscenista mira a dare una ricostruzione diversa delle nostre posizioni. […] Quando si difende il nostro Paese non si fanno calcoli. La storia è con noi e vedremo alla fine la storia quale piega prenderà.

L’intervento del ministro Gualtieri

Dopo l’apertura di Conte sul decreto è intervenuto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che ha illustrato nel dettaglio la formula dei prestiti alle imprese: “Con questo decreto noi realizziamo un intervento senza precedenti per la liquidità del sistema produttivo. Mettiamo in campo 200 miliardi di garanzie per prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato per imprese di tutti i tipi, senza limiti di fatturato. I prestiti garantiti dallo stato copriranno fino al 25% del fatturato delle imprese o fino al doppio del costo di personale. Le garanzie saranno erogate al sistema bancario attraverso la società Sace”.

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Il ministro Gualtieri ha poi aggiunto che con il decreto verranno fatte slittare anche tutte le scadenze fiscali per i lavoratori e per le imprese: “Complessivamente con questo decreto e con il decreto Cura Italia noi mobilitiamo fino a 750 miliardi di risorse garantite dallo Stato per preservare il nostro sistema produttivo, per aiutarle a superare questo momento difficile e per poterle rilanciare. È un intervento che si affianca al differimento delle scadenze fiscali attraverso un meccanismo legato al fatturato”.

Le parole della ministra Azzolina

Per quanto riguarda la parte del decreto relativa all’istruzione, la ministra Lucia Azzolina ha voluto aprire il suo intervento lodando l’esperienza della didattica a distanza e annunciando il suo inserimento nei criteri di valutazione dello studente: “La didattica a distanza non può essere considerato uno strumento opzionale in questa emergenza: la didattica a distanza ci sta permettendo di concludere l’anno scolastico e quindi non possiamo renderla più opzione, ma una chiave di volta per il nostro sistema educativo. Questo significa dare dignità agli insegnanti e agli studenti”.

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Sul tema degli esami di maturità la ministra ha in seguito aggiunto: “Come sappiamo questo decreto ha trasformato gli esami di Stato e gli esami di terza media, facendo in modo che nessuno fosse lasciato indietro. Pertanto abbiamo pensato a due possibili opzioni che permetteranno di fare degli esami secondo i reali apprendimenti che gli studenti hanno raggiunto anche grazie al lavoro a distanza. Ci tengo a sottolineare che non si può parlare di sei politico, la valutazione degli studenti non è legata a un freddo voto numerico”. Le possibili opzioni di cui ha parlato la ministra sono rispettivamente quella in cui si riesca a tornare sui banchi entro il 18 maggio e quella invece in cui l’anno scolastico in corso viene concluso in anticipo.

Patuanelli sugli aiuti alle imprese

Sugli aiuti alle imprese italiane ha parlato invece il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, che ha enunciato i dettagli della misura avanzata dal governo: “C’è un bisogno immediato di liquidità per i più piccoli, abbiamo fatto una misura molto forte, fino a 25mila euro di prestito la garanzia dello Stato sarà al 100% con una procedura priva di vincoli e valutazioni andamentali”.

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Patuanelli ha poi aggiunto: “Valutiamo affidamenti fino a 800 mila euro con una garanzia statale al 90% che arriva a 100% con i Confidi. Crediamo con le norme di aver fatto un’operazione ampissima, probabilmente la più ampia in Europa. Il governo ha grande fiducia nella capacità degli imprenditori di ripartire”.