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Fontana sfida il governo: "Dal 4 maggio aprono alberghi e studi professionali"

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Fontana sfida il governo e allenta alcune restrizioni: dal 4 maggio possono riprendere le loro attività anche gli alberghi e gli studi professionali.

Caos tra governo e Regioni: dopo l’ordinanza della Calabria che anticipa la riapertura – dal 30 aprile – di attività come ristoranti e bar, anche Attilio Fontana sfida il governo. La Lombardia, dal 4 maggio, toglie tutte le restrizioni: via libera, quindi, anche agli alberghi e agli studi professionali. Nonostante Conte – nell’informativa tenuta in Parlamento – abbia ribadito come le misure meno restrittive a livello regionale siano illegittime, i governatori sono in rivolta.

Fontana sfida il governo sulle restrizioni

Una fase 2 considerata da molti insufficiente e timida: per questo motivo molti governatori hanno deciso di aprire le maglie nelle loro Regioni e allentare le misure restrittive. Emblematico il caso calabrese, dove dal 30 aprile riaprono bar e ristoranti, ma anche il caso lombardo. Attilio Fontana sfida il governo e annuncia che dal 4 maggio potranno riprendere le attività anche gli alberghi, i mercati per i generi alimentari e gli studi professionali.

Il governatore è intervenuto ai microfoni di 7Gold spiegando: “Noi non proporremo ordinanze che vadano ad allargare quanto previsto dal Dpcm, ma elimineremo le restrizioni poste“. A tale scopo, prosegue il governatore, “allargheremo nel senso di rinunciare a tutte le nostre limitazioni”.

I cittadini lombardi, secondo Fontana, hanno dimostrato grande senso di responsabilità nel rispettare le prescrizioni e dunque ripone nei loro confronti molta fiducia. Per quanto riguarda i centri estivi, però, “partiremo appena avremo il via libera del governo”, ha spiegato Fontana ricordando che la Regione ha fatto “una serie di proposte al Governo”. “Inizialmente – ha ricordato ancora Fontana – l’ISS aveva detto di no e ci hanno bloccato con le iniziative, adesso sembra che ci sia stata un’apertura”.

Regole uguali per tutti

In un’intervista per La Stampa, Attilio Fontana chiedeva al governo regole di riapertura uguali per tutti: “Bisogna investire sulla responsabilità dei singoli lasciando da parte i codici Ateco che differenziano le diverse categorie merceologiche – ha spiegato il governatore lombardo –. Servono regole precise e uguali per tutti, poi chi sarà in grado di rispettare queste norme aprirà, chi invece non lo farà rimarrà chiuso”. Fontana ha comunque precisato di essere favorevole alla ripresa– in sicurezza – delle messe e celebrazioni religiose, mentre mantiene il no categorico al gioco d’azzardo.