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Salvini occupa il Senato: "Bloccare cartelle esattoriali o sarà rivoluzione"

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Salvini occupa il Senato e chiede di restituire la libertà ai cittadini bloccando le cartelle esattoriali ed eliminando l'autocertificazione.

Nella serata di mercoledì 29 aprile i deputati della Lega hanno occupato l’Aula di Montecitorio per protesta, mentre nella mattinata di giovedì 30 aprile Matteo Salvini occupa il Senato. In attesa dell’informativa del premier Conte delle ore 12:30 sulla fase 2, il leghista pubblica una foto sui social lanciando l’hashtag #torniamoliberi e scrivendo: “Non si molla”. Salvini chiede che vengano bloccate le cartelle esattoriali e venga restituita la libertà ai cittadini. Altrimenti “viene fuori una rivoluzione“, avverte il leghista.

Salvini occupa il Senato

Matteo Salvini – ospite a Telelombardia – spiega i motivi per i quali ha occupato il Senato: “Ci sono 8 milioni di cartelle esattoriali pronte per essere inviate dall’Agenzia delle Entrate a gente che già prima dell’emergenza non ce la faceva. Se tu devi ricostruire un Paese – ha detto il segretario della Lega -, dopo due mesi così disastrosi e con mesi altrettanto disastrosi che ci attendono, il primo gesto normale sarebbe bloccare tutte queste cartelle esattoriali, altrimenti davvero viene fuori la rivoluzione”.

Sono stati mesi difficili per tutti gli italiani e non mancano le proteste di coloro che non potranno riaprire – forse – fino al primo giugno. Salvini, dunque, ricorda che “dopo 55 giorni” di lockdown “le infrazioni sono state registrate solo sul 3% della popolazione”. Questo significa, in altre parole, che 97 cittadini su 100 hanno rispettato le disposizioni. Di qui emerge la richiesta del leghista: “Quello che io chiederò al presidente Conte“, ha chiarito, è “restituire agli italiani la fiducia eliminando l’autocertificazione. La gente ha la testa – ha poi concluso -, non è che domani tutti escono per andare a fare la grigliata al parco”.

L’invito all’unione del centrodestra

Rispetto invece alla protesta al Parlamento, Salvini apre anche agli alleati: “Le porte del Parlamento sono aperte a tutti. Noi siamo lì, pacificamente. Spero che oggi – giovedì 30 aprile -, visto che andremo avanti ancora con questa protesta pacifica e costruttiva che porta in Parlamento la voce dei cittadini e degli imprenditori, tutto il centrodestra si unisca“.