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Assistenti civici, De Luca: "Persone non formate in giro a fare nulla"

de luca tamponi guariti

Vincenzo De Luca ha ironizzato sulla figura degli assistenti civici definendole persone che non potranno fare altro se non esercizi spirituali.

Anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha espresso la sua opinione sugli assistenti civici, vale a die le 60mila persone che il governo vorrebbe assumere per controllare che i cittadini rispettino le norme anti contagio da coronavirus. A suo dire si tratta di persone “formate alla scuola del niente che saranno chiamate a fare il nulla“.

De Luca sugli assistenti civici

La prima critica risiede nel fatto che non avranno facoltà di intervenire praticamente e concretamente. Non potranno infatti fare multe a chi non porta la mascherina o a chi non mantiene i tavoli distanziati né regolamentare il traffico o intervenire contro chi prende parte alla movida. “Che cosa devono fare quindi?“, si è chiesto.

La risposta che ha ricevuto è che gli assistenti civici dovranno fare moral suasion, attività che ha paragonato a quella degli esercizi spirituali. Di qui l’ironia: “Vedremo 60mila persone andare in giro col saio dicendo: pentiti, è colpa tua“. Immancabile il paragone finale a Jacoponi da Todi e Ubertino da Casale.

De Luca non ha poi mancato di criticare il governo anche su altri fronti, per esempio quello della mobilità interregionale per cui ancora non ci sono indicazioni chiare. La sua posizione è comunque chiara: in Campania si dovranno evitare contagi e focolai e dunque la Regione agirà di conseguenza. Infine una parola anche sulle prossime elezioni regionali per cui si starebbe pensando alla data del 20 settembre. “É ridicolo che non si voti a fine luglio ma in autunno, visto che ormai abbiamo aperto tutto. Come si fa ad immaginare le scuole e le elezioni insieme?“, si è chiesto.