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Sardine, Mattia Santori ci ripensa: "In estate priorità alle regionali"

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Il leader delle sardine Santori fa dietrofront rispetto alle dichiarazioni degli scorsi giorni e rilancia il movimento per le prossime regionali.

A due giorni dalle dichiarazioni in cui affermavano di volersi prendere una pausa di riflessione le sardine ci ripensano e tramite il loro leader Mattia Santori preparano la corsa per le prossime elezioni regionali. Una marcia indietro inaspettata quella del movimento nato in occasione della tornata elettorale in Emilia Romagna, che è stata annunciata nella serata del 28 maggio durante una video conferenza in streaming dallo stesso Santori, convinto della loro indispensabilità nella scena politica attuale.

Sardine, Mattia Santori dice no alla pausa

Nella conferenza, poi riportata in un post pubblicato sugli account social ufficiali del movimento, Mattia Santori esprime le motivazioni di questo ripensamento: “Abbiamo per le mani una creatura fragile, ma di rara bellezza. Abbiamo rischiato di appiattirci sulle vecchie dinamiche partitiche e di diventare strumento di giochi a cui non vogliamo giocare. Non ce la sentiamo di perdere questa possibilità di partecipazione. Non ce la sentiamo perché riteniamo che ci sia ancora bisogno di riempire quei vuoti lasciati dalla politica”.

Da qui la partecipazione al dibattito politico per le prossime elezioni regionali, che il governo Conte vorrebbe indire in un unico election day il prossimo 20 settembre, assieme al referendum per il taglio del parlamentari: “A luglio e agosto verrà data priorità alle regioni che andranno al voto, come sette mesi fa saremo la risposta immunitaria della società civile, contro il sovranismi, populismi, razzismi, intolleranze e negazionismi”.

Nel finale, Santori presenta quella che parrebbe una dichiarazione d’intenti su quello che le sardine vogliono rappresentare per migliaia di persone, deluse dalla politica e desiderose di un cambiamento nella società italiana: “Le sardine non saranno mai uno strumento per chi vuole rifarsi una verginità politica, ma un trampolino per i giovani che scoprono la passione per la politica. Ci giudicherete, ci accuserete di fragilità, ma siamo una grande casa politica che ospita giovani, anziani, comunisti, liberali, omosessuali, cattolici, da nord a sud, in Italia e nel mondo”.