> > Riapertura scuole, il piano della maggioranza per tornare in classe

Riapertura scuole, il piano della maggioranza per tornare in classe

Riapertura scuole piano della maggioranza

Le idee della maggioranza per la riapertura delle scuole: sicurezza e un piano pedagogico nazionale.

La viceministra all’Istruzione, Anna Ascani, in occasione dell’avvio di Largo ai Sogni, programma di incontri nei teatri, organizzato dal dipartimento Cultura del Comune di Bologna, ha parlato ancora un a volta della possibilità riapertura delle scuole a settembre, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Presto, stando a quanto dichiarato dalla viceministra, verrano diffuse le linee guida del piano della maggioranza concordate tra il ministero e i vari territori regionali per la ripresa dell’attività scolastica subito dopo l’estate. La Ascani afferma inoltre che il Viminale sarebbe già al lavoro per individuare degli spazi alternativi alle scuole per allestire i seggi elettorali di settembre quando alcuni italiani saranno chiamati al voto per regionali, comunali e referendum sul taglio dei parlamentari.

Riapertura scuola, in classe da settembre

Poi la viceministra dell’Istruzione ha parlato delle misure di sicurezza che dovranno essere rispettate nelle classi italiane: “C’è qualche criticità nel mantenimento delle distanze di sicurezza – ha detto la Ascani che poi ha aggiunto – soprattutto nelle scuole superiori dei centri più grandi, ma non siamo messi male. Abbiamo chiesto a comuni e provincie di fare una ricognizione degli spazi per individuare scuole chiuse nel tempo o altri spazi adattabili alla didattica. Entro fine mese arriveranno a comuni e provincie le risorse per l’edilizia leggera e finalmente si potranno cominciare a vedere i lavori che partono”.

Riapertura scuole, il piano della maggioranza

Per la riapertura delle scuole in Commissione Cultura della Camera è stata presentata una risoluzione da parte di 20 parlamentari di tutti i gruppi politici di maggioranza. In questa si legge: “Dal primo settembre tutti in classe, con un piano pedagogico nazionale per il recupero del debito formativo accumulato negli ultimi mesi da tutti gli alunni e gli studenti; una roadmap rigorosa sulla sicurezza: dai test sierologici per il personale scolastico alla sanificazione di tutti i locali; e una riserva del 15% di tutti i finanziamenti pubblici e del 20% di quelli europei da destinare a scuola e infanzia”. “Riportare gli studenti a scuola – si legge nella risoluzione della maggioranza – deve essere la priorità di tutto il governo e il parlamento, non solo del ministero dell’Istruzione e della Commissione Cultura. La preoccupazione è chiara, la chiusura delle scuole ha prodotto un pericoloso aumento del tasso di abbandono scolastico, esacerbato le disuguaglianze e creato sacche di povertà educativa sempre più ampie, oltre che una generale sofferenza diffusa. Molti studenti e studentesse a casa non avevano accesso alla rete e ai device necessari a seguire le lezioni, e nei casi peggiori nemmeno a pasti equilibrati o a un ambiente protetto e sereno. La carenza di socializzazione e sostegno è stata inoltre particolarmente grave per gli studenti con disabilità”. “L’estate – si legge a conclusione della proposta – rischia di essere una occasione persa e non si può tardare oltre: il mese di settembre sia usato tutto, e per tutti gli studenti. L’urgenza è chiara: costruire una scuola inclusiva, resiliente, capace di valorizzare il meglio dell’innovazione didattica e digitale recuperando la socialità e la compresenza, e che dal primo settembre sia all’altezza della sfida che abbiamo di fronte”.