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Autostrade, indagato l'ad per frode e attentato alla sicurezza

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Roberto Tomasi, ad di Autostrade per l'Italia, è indagato per frode e attentato alla sicurezza: le indagini della Procura di Genova.

Nuova gatta da pelare per Autostrade per l’Italia che sta vivendo giorni intensi a causa della possibile revoca da parte del Governo Conte dopo le polemiche scaturite dalla concessione, automatica, per la gestione del nuovo Ponte Morandi. L’ad di Autostrade, Roberto Tomasi, è indagato per frode e attentato alla sicurezza ed è finito nel mirino della Procura di Genova.

A darne notizia è La Repubblica nell’edizione cartacea di venerdì 10 luglio: Tomasi, ad di Autostrade, sarebbe finito iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta aperta dalla Procura di Genova sulle barriere antirumore installate lungo la rete autostradale che sarebbero fuori norma. Nel fascicolo della Procura ligure, inoltre, si ipotizza anche la violazione al contratto di concessione firmato tra Autostrade e Stato.

Indagato l’ad di Autostrade

L’inchiesta che coinvolge l’ad di Autostrade, Roberto Tomasi, è iniziata lo scorso dicembre quando sulla tratta Rapallo-Sestri Levante (sulla A-12 Genova-Rosignano) si erano staccati alcuni pannelli antirumore e soltanto per circostanze fortuite si era evitata la tragedia. L’indagine – coordinata dalla Guardia di Finanza di Genova – mina ancora più duramente l’immagine di Autostrade, dal momento che Tomasi rappresentava l’uomo della svolta e gli stessi inquirenti gli riconoscono “un modo di operare diverso da chi lo ha preceduto”.

Intanto, continua lo scontro tra la Regione Liguria – nella persona di Giovanni Toti – e Autostrade per l’Italia. Il governatore ligure fa sapere che sarà presentata al tribunale di Genova una richiesta danni. In Liguria, infatti, secondo la denuncia di Toti, si prospetta una paralisi totale.