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Recovery Fund, Renzi: "Non cedo, pronto a non votare legge di Bilancio"

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Renzi non è disposto a cedere sulla governance del Recovery Fund e si dice pronto a non votare la legge di Bilancio.

Nonostante un’intesa sulla riforma del Mes pare essere stata trovata, continuano le tensioni nella maggioranza sulla cabina di regia che dovrà gestire i 209 miliardi del Recovery Fund: Renzi si è detto non disposto a cedere e pronto a non votare la legge di Bilancio qualora Conte non faccia un passo indietro.

Renzi sul Recovery Fund

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex premier si è così espresso: “Non mi sposto di un millimetro. Per cui o fa un passo indietro lui o, se questo strappo alla democrazia finisce in un emendamento della legge di Bilancio, Italia viva non voterà la legge di Bilancio“. Ha quindi sottolineato che non solo non voterà l’emendamento che istituisce la governance dei fondi europei ma tutta la manovra finanziaria.

Questo perché, come sottolineato anche il giorno prima da Maria Elena Boschi, ritiene un esproprio dei poteri del Parlamento e del governo il fatto che il Premier voglia istituire una squadra di manager che esautori le funzioni dei ministri senza prima un confronto in Aula. Un tema su cui Renzi non sembra disposto a cedere: “Mi sono fermato a febbraio per il coronavirus, ho lasciato stare la questione della sfiducia a Bonafede perché il Paese aveva altre urgenze. Ora su questo non mi fermo“.

Di qui le ipotesi sul futuro del governo qualora Italia Viva dovesse uscire dalla maggioranza. Secondo il leader di Italia Viva gli scenari sarebbero sostanzialmente tre. Un terzo esecutivo guidato da Conte, anche se non crede che i fuoriusciti di Forza Italia possano dargli una mano. Un governo tecnico, con a capo Draghi o chi per lui. “Oppure non lo sapremo mai, perché Conte decide di fermarsi prima. Lui, perché io stavolta non mi fermo“, ha concluso.