La Corte di appello di Genova ha deciso che Francesco Belsito non ha procurato nessun danno di immagine alla Lega. L’ex tesoriere del partito ai tempi di Umberto Bossi è stato assolto dall’accusa di danno d’immagine per la quale il Carroccio aveva chiesto un risarcimento di 500 mila euro, sostenendo che a causa dell’inchiesta sui fondi della Lega, nella quale l’ex tesoriere era coinvolto, ci sarebbe stata una perdita di consensi elettorali tra il 2011 e il 2013.
Lega, assolto Francesco Belsito
Belsito non ha mancato di mandare una frecciatina all’ex partito dopo la sentenza. “Questa è una vittoria fondamentale e importante, sono soddisfatto, finalmente sta tornando la giustizia“, ha detto all’AdnKronos. Si tratta di “una grandissima soddisfazione”, ha sottolineato. “Sono felice per me e i miei avvocati che hanno creduto in questa assoluzione. In tutti questi processi che vanno avanti da tanti anni, alla fine l’unico sempre presente e a pagare sono stato sempre io. Mi sono tolto un grosso sasso dalla scarpa”.
Sulla questione è intervenuto poi lo stesso legale Giuseppe Maria Gallo, il quale ha dichiarato come “il presunto danno di immagine per il decremento dei voti non c’è mai stato. E oggi è stato dimostrato”.
Il partito ora sotto la guida di Matteo Salvini aveva impugnato la sentenza del giugno 2019, dopo che erano stati assolti Belsito, Romolo Girardelli, Stefano Bonet e Stefano Lombardelli dall’accusa di associazione a delinquere per un giro di consulenze fasulle per grandi gruppi industriali. La sentenza è passata in giudicato per quanto riguarda l’aspetto penale. Eppure la Lega – che era parte civile – ha chiesto di andare avanti per un risarcimento.