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Crisi Governo, Bellanova: "Dimessa perché non volevo fare tappezzeria"

teresa bellanova

L'ex ministra Teresa Bellanova ha spiegato che anche il voto di astensione in Aula da parte di Italia Viva era atto di responsabilità

L’ex Ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova ha spiegato le sue motivazione che l’hanno portata a rassegnare le dimissioni. “Quando ho capito di non poter più svolgere il mio lavoro, mi sono dimessa – ha detto -. Sarei rimasta a fare tappezzeria. Fare il ministro porta onori e oneri, quando è diventato solo un onore senza poter incidere ho capito che quello non era più il mio posto“.

Crisi Governo, le motivazioni della Bellanova

L’ex ministra Teresa Bellanova ha parlato a Radio Capital, sottolineando come anche il voto di astensione di martedì 19 gennaio in Aula da parte di Italia Viva sia stato un atto di responsabilità: “Abbiamo posto problemi che riguardano l’Italia, su quelle questioni abbiamo lasciato una porta aperta a Conte a ai partiti di maggioranza”.

E ancora: “Se invece di affrontare le questioni ci si occupa di mettere fuori una forza riformista come Italia viva, allora vuol dire che la politica è arrivata a livelli bassissimi. Non sento di essere la responsabile della crisi, sono stata solo responsabile verso il Paese”.

La senatrice non manca poi di togliersi qualche sassolino dalla scarpa in merito al Premier Conte: “Conte si è molto affezionato al suo ruolo e alla sua centralità e ha tolto spazio al ruolo del Parlamento. Basta vedere quanti decreti e quanti Dpcm sono stati fatti. Non ci si può sostituire alle sedi parlamentari”. “Io ho provato a comunicare con lui”, precisa. “Il giorno della conferenza stampa gli ho scritto anticipatamente delle mie dimissioni. Ma come al solito non ha risposto”.

Infine: “I voti presi da Conte? Mi paiono poca cosa. Pensare di aver vinto con 156 voti, alcuni dei quali raccattati con contrattazioni poco qualificabili e tre senatori a vita. Le sorti delle istituzioni mi sembrano poco solide“.