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Crisi di governo: domani il CdM, poi Conte salirà al Quirinale

conte quirinale

Secondo le ultime indiscrezioni Conte salirà al Quirinale per le dimissioni martedì, dopo un vertice del Consiglio dei Ministri previsto in mattinata.

Stando alle ultime indiscrezioni trapelate dai palazzi romani, il premier Giuseppe Conte salirà al Quirinale nella giornata di martedì 26 gennaio per presentare le proprie dimissioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, subito dopo il Consiglio dei Ministri previsto in mattinata. Con le dimissioni del premier si delineano al momento due diversi scenari: la formazione di un governo Conte-ter o il ritorno alle urne, quest’ultimo però scongiurato dagli esponenti della maggioranza di governo.

Crisi, probabile salita di Conte al Quirinale

Nonostante il passaggio della fiducia in Senato lo scorso 19 gennaio, i numeri della maggioranza in Parlamento e nelle Commissioni sarebbero attualmente troppo risicati, quando non sufficienti, per portare avanti senza intoppi l’azione di governo, soprattutto nel contesto della lotta alla pandemia. Ad essere maggiormente in allarme su questo aspetto sembrerebbe essere il Pd, che poche ore fa avrebbe espresso timori sulla mancanza di numeri a Palazzo Madama in vista della prossima relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

La soluzione al momento sembra dunque essere quella delle dimissioni lampo del premier in modo da dare il via alle consultazioni per un cosiddetto governo Conte-ter. Nessuno degli esponenti politici della maggioranza è infatti interessato a ricorrere alle elezioni, un’ipotesi categoricamente esclusa anche dallo stesso ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante il suo intervento a Mezz’ora in più: Se andiamo al voto perdiamo i progetti del Recovery Fund. […] Sono più preoccupato dei vaccini che della crisi politica. E se inizia la campagna elettorale è sicuro che non avremo un governo per gestire i rapporti con le case farmaceutiche”.

Crimi slitta riunione M5s

La riunione annunciato dal capo politico del M5s Vito Crimi e prevista nella serata del 25 gennaio slitta a data da destinarsi. Lo riferiscono fonti del Movimento 5 stelle. Stando a quanto appreso il Movimento avrebbe reso noto che questa scelta sarebbe stata dettata dagli attuali sviluppi della situazione politica, aggiungendo che quanto prima verrà fissata la convocazione.

In precedenza in una nota pubblicata dallo stesso Crimi è stato affermato: “Il Movimento è convintamente al fianco del presidente Conte in questo momento estremamente difficile per il Paese. Siamo la colonna portante di questa legislatura: come sempre ci assumeremo le nostre responsabilità, avendo come riferimento il bene dei cittadini, e ci faremo garanti dei passaggi delicati che attendono la nostra Repubblica”.

I capigruppo del M5s alla Camera e al Senato, Crippa e Licheri, hanno in seguito aggiunto:Il passaggio per il ‘Conte-ter’ è inevitabile, unico sbocco della crisi scellerata. È necessario all’allargamento della maggioranza. Noi restiamo al fianco di Conte”.

Il monito di Paolo Gentiloni

Timori in un possibile ritorno al voto arrivano anche dal commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, che ha affermato: “Stiamo un po’ nei guai, nel pieno di una crisi che non aiuta le cose, avremmo bisogno di un governo capace di garantire che la crisi non diventi crisi sociale, che non ci sia crisi finanziaria, che sappia assicurare la qualità del piano di Recovery e confermi la scelta europeista, e invece siamo nell’incertezza […] Il Pd sta facendo la sua parte, teniamo in piedi la baracca, ma serve qualità o ne pagheremo il prezzo.

Domani vertice di centrodestra

Nel pomeriggio di martedì 26 gennaio è atteso un vertice di centrodestra a cui dovrebbero essere presenti Nci, Cambiamo! e Udc. Il Leader della Lega Matteo Salvini ha invitato a “mostrare compattezza”.

Meloni, “L’Italia non merita questo”

Nel frattempo il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha provveduto a denunciare su Facebook l’attuale situazione evidenziando come l’Italia non si meriti questo:

“Bollettino Lunedì 25 gennaio:
– L’Italia rischia di essere esclusa dai giochi olimpici di Tokyo 2021.
– Le imprese sono in ginocchio e i ristoratori manifestano in piazza.
– L’Europa bacchetta l’Italia per i ritardi sul Recovery Fund.
– Emerge un buco da quasi 16 miliardi di euro nei conti dell’Inps.
– Un milione e duecentomila lavoratori sono ancora in attesa della cig che non arriva.
Cosa fa il Governo davanti a tutto questo? Passa l’intera giornata a occuparsi di beghe di Palazzo.
Conte sì, Conte no, Conte ter. Dimissioni sì, dimissioni no, dimissioni domani.
L’Italia non si merita questo schifo”.

Salvini: “Basta pasticci”

Nel corso del videomessaggio pubblicato su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini ha parlato di come le prossime settimane siano importanti per l’Italia, ricordando però come non si debba perdere tempo: Basta pasticci, basta perdite di tempo, basta coi giochini di Palazzo e la compravendita dei senatori. Gli italiani hanno bisogno di ospedali, di scuole aperte e sicure, e di un anno di pace fiscale per restituire respiro e speranza a famiglie e imprese. Non è questo il governo che può accompagnare l’Italia fuori da questo disastro”.

Zingaretti: “Con Conte Governo europeista”

Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti con un post su Twitter ha rinnovato il suo sostegno al Governo: “Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l’Italia ha davanti”.

Di Maio: “Ora serve compattezza”

Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Twitter evidenziando come in questo particolare momento sia importante essere compatti: “Il Paese sta attraversando uno dei momenti peggiori di sempre a causa della pandemia e si ritrova in una crisi di governo assurda per colpa degli egoismi di qualcuno. Ora serve compattezza, tutti dobbiamo stringerci attorno a Giuseppe Conte. Non ci sono dubbi, avanti determinati”.

Casini: “Scelta giusta ma tardiva”

A parlare della scelta di Conte di salire al colle anche Pier Ferdinando Casini:
“La scelta di Conte è tanto giusta quanto tardiva. Si sono persi 15 giorni e non si è vista rafforzata la credibilità del governo rincorrendo improbabili ed estemporanei aiuti. Mi auguro che adesso maturi la consapevolezza generale che è necessario superare i personalismi nell’interesse nazionale”.

Il sostegno di Speranza a Conte

Con un post su Facebook il Ministro alla salute Speranza ha scritto parole di sostegno nei confronti del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Giuseppe Conte è la persona giusta per guidare il Paese in una fase così difficile. Sono al suo fianco”.