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Pompei, tartaruga di 2000 anni fa ritrovata ancora intatta

tartaruga

Pompei, la tartaruga è stata ritrovata intatta assieme al suo uovo mai deposto.

A Pompei gli archeologi hanno fatto l’ennesima straordinaria scoperta: è stata ritrovata una tartaruga di terra vissuta 2.000 anni fa ancora intatta, assieme al suo uovo, mai deposto. Dell’animale sono ancora visibili le zampe e la coda. I resti della testuggine si trovano a mezzo metro di profondità sotto il pavimento di una bottega sita in via dell’Abbondanza. 

Pompei, scoperta tartaruga intatta: era una femmina

La tartaruga scoperta a Pompei risulta essere appartenente a una specie locale: la Testudo hermanni. Forse si era rifugiata nello spazio in cui è stata trovata in quanto lo aveva considerato un luogo ideale per deporre in tutta tranquillità il suo unico uovo, ritrovato assieme a essa. Lo scavo è stato condotto da un team internazionale volto a formare i giovani studiosi che hanno deciso di intraprendere la carriera di archeologo. 

Le dichiarazioni di Gabriel Zuchtriegel

Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, ha commentato la scoperta dei resti della tartaruga tramite alcune dichiarazioni riportate da TAG24: “Sia la presenza della testuggine in città sia l’abbandono della sontuosa domus che cede il posto a un nuovo settore delle terme stabiane illustrano la portata delle trasformazioni dopo il terremoto del 62 d.C”. Secondo Zuchtriegel all’epoca forse non tutte le case furono ricostruite e alcune zone della città, vista la scarsa presenza umana, erano divenute l’habitat per alcuni animali.

Gabriel Zuchtriegel ha evidenziato inoltre come l’ampliamento delle terme simboleggiasse la grande voglia di ripartire da parte di Pompei dopo il terremoto che l’aveva messa in ginocchio. Fiducia ed entusiamo spezzati a causa dell’eruzione del 79 d.C. Ad ogni modo, per  il direttore “la testuggine aggiunge un tassello a questo mosaico di relazioni tra cultura e natura, comunità e ambiente che rappresentano la storia dell’antica Pompei”.