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Ponte Morandi: ritrovata l'ultima vittima del crollo

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E' stato ritrovato il corpo senza vita di Mirko Vicini, l'ultimo disperso nella tragedia di Ponte Morandi

Mirko Vicini, è questo il nome del ragazzo ritrovato sotto alle macerie poco fa, ultimo disperso della tragedia di Genova. Al momento del crollo il ragazzo si trovava nell’isola ecologica e stava lavorando con dei colleghi. Di lì a poco avrebbe staccato dal turno insieme ad i colleghi Sandro Campora e Bruno Casagrande, ma il tempo non è stato clemente con loro: i tre sono stati infatti investiti in pieno dalle macerie del ponte. Sale così ufficialmente a 42 il bilancio delle vittime della caduta del viadotto Morandi.

Mirko, ultimo diperso

Mancava solo Mirko Vicini all’appello dei dispersi: una lunga lista stilata dalle autorità subito dopo il crollo del ponte, che ha permesso di identificare alcuni dei corpi rinvenuti tra detriti e rottami. Mirko, 31 anni, era un dipendente Amiu, ed era stato assunto da poco a tempo determinato: si trovava infatti sotto al ponte per svolgere la sua mansione lavorativa, nell’isola ecologica lungo il Polcevera. I corpi dei colleghi, deceduti con lui dopo lo schianto, sono stati rinvenuti quasi subito, mentre per il corpo di Mirko si sono dovute attendere le operazioni di demolizione del grande muro di cemento formatosi a causa dei resti del ponte. La madre del ragazzo si chiude ora nel suo dolore, dopo giorni e giorni trascorsi all’interno del capo allestito dalla Croce Rossa, in attesa di notizie del figlio scomparso. Non si hanno ancora notizie su un possibile funerale.

Vittime totali

Se fino a un giorno fa il bilancio delle vittime sembrava fermo a 38, nella nottata tra venerdì e sabato sono stati rinvenuti i corpi di altre quattro persone: oltre a Mirko infatti, sono stati ritrovati in una Hunday i cadaveri appartenenti ad una famiglia del novarese, composta da un uomo, una donna ed una bambina di appena 9 anni, tutti dispersi dal 14 di agosto. L’identificazione di questi ultimi tre non è ancora certa, ma le indagini proseguono per capire se effettivamente si tratti dei dispersi oppure si debba considerare l’ipotesi che ci siano dei corpi non riconducibili a precise identità.

Vittima

I lavori continuano

I lavori del team dei Vigili del Fuoco continuano in ogni caso senza sosta per chiarire il motivo del crollo, seppur non ci siano più dispersi, ufficialmente parlando. Nell’ora di pranzo si è abbattuto sulla città un temporale che ha sfortunatamente fatto fermare i lavori, ma presto si avranno ulteriori informazioni sulla situazione in corso. Nei prossimi giorni si attendono maggiori informazioni per quanto riguarda la responsabilità e la dinamica dell’incidente, ma per ora la città di Genova, insieme all’Italia intera, si riserva il diritto di piangere in silenzio i propri morti, rivolgendo lo sguardo verso i resti di una catastrofe che, ci si augura, non debba mai più ripetersi.