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La decisione di un parroco di Avellino di rappresentare la natività inserendo due donne, al posto dei classici Giuseppe e Maria, ha fatto molto discutere.
Presepe con due donne: è polemica
Al centro della polemica il parroco della Chiesa SS. Pietro e Paolo in Capocastello di Mercogliano, don Vitaliano Della Sala. In un post su Facebook aveva condiviso la sua opera inclusiva commentando: “Tanti modi di essere famiglia: nulla è impossibile a Dio”. L’idea, tuttavia, non è piaciuta a tutti e il prelato è stato attaccato da numerosi fronti.
Le critiche
In prima linea si è schierata l’associazione Pro Vita & Famiglia, che ha ritenuto il presepe “vergognoso e blasfemo“, lanciando una petizione affinché venisse modificato ed esortando l’intervento del vescovo di Avellino Arturo Aiello. Contrario anche padre Maurizio Patriciello, parroco di Caivano. Intervenendo sulla vicenda ha chiesto a don Vitaliano di “fare un piccolo atto di umiltà” e di chiedere scusa “Togli la statuetta aggiunta e rimetti san Giuseppe al suo posto“.
La risposta del parroco
Dopo essersi trovato nell’occhio del ciclone, don Vitaliano ha reso note le ragioni della sua decisione di presentare una natività LGBTQ+. “La realtà è che oggi ci sono altri tipi di famiglie. Negli oratori, al catechismo, arrivano bambini figli di divorziati, di single, ma anche di coppie gay” ha spiegato “E noi li dobbiamo trattare tutti allo stesso modo, con rispetto. D’altra parte è lo stesso Papa Francesco a dire che la Chiesa non deve escludere nessuno. Siamo nel 2023 e nel mio presepe ho voluto mettere una coppia arcobaleno perché anche loro sono un tipo di famiglia“. “Non c’è più una famiglia tradizionale e dobbiamo tenerne conto perché Gesù Cristo si incarna pure per loro” ha concluso.