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Primo Maggio, continua il ponte "da incubo" per le Cinque Terre

Super lavoro per le forze di Polizia nelle Cinque Terre liguri

Traffico congestionato e piani di distribuzione e deflusso insufficiente: cos'è il "ponte da incubo" per le Cinque Terre

Quel sentiero Verde Azzurro non sta portando certo ad un Primo Maggio vissuto all’insegna del turismo “smart” e con capacità di ricezione ottimale, continua infatti il ponte “da incubo” per le Cinque Terre. Ma cosa sta accadendo di nuovo in occasione dei grandi step festivi di tarda primavera? Che si vive ormai fra un sentiero stretto e l’ira dei residenti per il senso unico da Monterosso a Vernazza.

Ponte “da incubo” per le Cinque Terre

Il dato lo ha spiegato bene La Stampa in ordine a quei cinque paesi, tre comuni da poco più di 3 mila abitanti in tutto. Sono centri, va ricordato, che nei periodi di grande afflusso turistico crescono fino a 8 volte. E secondo i dati arrivano in quelle finestre temporali ad ospitare 4 milioni e mezzo di visitatori l’anno. Le Cinque Terre sono patrimonio Unesco nella Liguria di Levante e si trovano nel novero delle mete più amate in Italia. Lì però i grandi flussi turistici fanno i conti a fatica con i vicoli stretti degli antichi borghi. Con quelli e con sentieri a volte impervi del parco nazionale.

Cosa accade in zona nei giorni di festa

E nei giorni di festa è in atto un senso unico da Monterosso a Vernazza sul sentiero Verde Azzurro. Il sindaco Villa ha detto: “Vernazza si trasforma in un imbuto, proviamo il senso unico al contrario“. I residenti invece sono di tutt’altro parare ed esigono che ci sia una maggior applicazione per distribuire i flussi verso altri sentieri e favorirne lo spostamento a monte. In più chiedono maggiori investimenti e servizi per il territorio. Lo scopo è la preservazione “perché il monumento è il territorio e il turismo di massa rischia di snaturarlo”.