Mark Quando si decide di fotografare è molto importante scegliere la giusta profondità di campo in base all’effetto da realizzare e alla parte da mettere a fuoco
Un obiettivo fotografico può mettere perfettamente a fuoco solo una piccola parte dell’immagine, mentre il resto può subire perdita di nitidezza più o meno evidente all’occhio umano, la parte di immagine meno nitida ma che viene riconosciuta dall’occhio come a fuoco è la profondità di campo.
La profondità di campo può essere condizionata da diversi fattori: il diaframma, la distanza di messa a fuoco è la lunghezza focale.
Il diaframma viene indicato in base alla dimensione della sua apertura. Tutti gli obiettivi hanno un diaframma regolabile, che va da un valore minimo a un valore massimo in base alle caratteristiche tecniche, variabili in base al tipo di obiettivo. Il diaframma più è aperto, più catturerà la luce, ma darà una profondità di campo minore. Un diaframma molto chiuso invece avrà meno luminosità ma darà una profondità di campo maggiore.
Anche la distanza di messa a fuoco incide sulla profondità di campo, più l’obiettivo è vicino alla scena, meno profondità di campo avremo, mentre allontanandosi si otterrà maggiore profondità. Nella fotografia macro, in cui la distanza è minima, la parte a fuoco è piccolissima e la profondità inesistente.
La lunghezza focale dell’obiettivo può incidere molto sulla profondità di campo, infatti un obiettivo a focale lunga avrà una profondità molto minore rispetto a un obiettivo a focale corta, garantendo uno sfocato maggiore. Con un obiettivo lungo pero si prende anche una porzione di immagine inferiore, che in alcuni casi può limitare la composizione.
Come si può vedere, la profondità di campo è influenzata da diversi fattori,esperta alle capacità del fotografo trovare la giusta combinazione per raggiungere l’effetto migliore. La scelta dell’obiettivo corretto, in base al tipo di fotografia che si vuole realizzare, permette sicuramente di avere più possibilità ottenendo risultati migliori.
