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Promoter scomparsa nel Varesotto: arrestato conoscente con accusa di omicidio e occultamento cadavere

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Promoter scomparsa nel Varesotto: è stato arrestatoun suo conoscente, accusato di omicidio e occultamento di cadavere.

Ancora un mistero, ancora violenza nei confronti delle donne. Questa volta la scena si svolge a Castellanza, nel varesotto, dove una promoter di 58 anni, Marilena Rosa, è scomparsa. Il giallo, però, pare già essere giunto ad una soluzione: le forze dell’ordine indagano su un conosente della donna.

L’uomo, un 65 enne di Garbagnate Milanese, è stato fermato nelle scorse con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere. Il fermo è avvenuto a seguito di un’indagine dei carabinieri di Busto Arsizio (Varese) e del Nucleo Investigativo di Varese.

Quali gli elementi per il fermo

Attualmente non sono molte le notizie trapelate sui motivi che hanno portato a una tale scelta. Il fatto, però, che il decreto di fermo sia stato emesso dal Pm della Procura di Busto Arsizio, la dottoressa Rosaria Stagnaro, lascia intendere che vi sia qualche certezza inoppugnabile.

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Le forze dell’ordine hanno svolto, così come trapelato prima del fermo dell’uomo, approfondite indagini. Non è però dato sapere perché l’uomo possa aver fatto del male alla donna. I motivi del presunto assassinio non sono stati resi noti, e nemmeno quali fossero i legami che univano i due.

A parte ripetere che durante le indagini sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, si ipotizza che si sia verificata la possibile uccisione della donna ed il relativo occultamento del suo cadavere da parte del 65enne.

Quello che fino a questo momento è noto, è che la Promoter è sparita da lo scorso 30 luglio scorso. Nessuno ha più avuto notizie di lei, e suo marito, Carlo Buzzi, si è presentato il giorno dopo la scomparsa alla stazione dei carabinieri dicendo solo «Mia moglie è scomparsa», così come hanno raccontato i militari in servizio allora.

Da allora è stato mistero fitto sulla sorte di Marilena Rosa Re, promoter di 58 anni originaria di Garbagnate Milanese che nel 2015 si era trasferita a Castellanza, nel Basso Varesotto, assieme al marito. Con lo scorrere del tempoè sempre più sfumata l’ipotesi, e la speranza, di un allontanamento volontario anche se le ricerche, condotte con i cani molecolari nei boschi tra Varesotto e Milanese per verificare la pista di un suicidio o di un omicidio con occultamento di cadavere, fino ad oggi non avevano dato esiti.

A quanto raccontato da chi la conosceva bene, Marilena, non avrebbe mai abbandonato la famiglia, i figli e i due nipotini senza lasciare un messaggio. La sua vita, fino al giorno della scomparsa, si svolgeva tra la sua casa e i centri commerciali della zona, Rescaldina, Nerviano, Arese, Castellanza, dove si occupava della promozione di prodotti, reclutata dalle agenzie con contratti “a chiamata”.