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Prova a rianimare una paziente ma poi scopre che era sua figlia

Drammatica vicenda sanitaria e familiare in Canada

Prova a rianimare una paziente ma poi scopre che era sua figlia che non aveva riconosciuto perché l'aveva accudita sul posto quando era irriconoscibile

Prova a rianimare una paziente ma poi scopre che era sua figlia, tragedia in  Canada dove una operatrice paramedica incappa nel peggiore degli incubi. Il dramma si è consumato nello stato dell’Alberta. Lì, come si apprende dai media, la paramedica Jayme Erickson ha tentato per 20 minuti di rianimare una persona rimasta vittima di un brutto incidente stradale. 

Prova a rianimare una paziente: era la figlia

La donna si è resa conto solo in un secondo momento  che si trattava della figlia 17enne. Jayme non l’aveva riconosciuta perché le sue ferite erano molto gravi ed il sangue le copriva il volto. La donna ne ha scritto su un post Twitter: “Si è realizzato il mio peggior incubo”. La paramedica era stata infatti la  prima a giungere a razzo sulla scena dell’incidente assieme ad un collega ad Airdrie. C’erano un’auto travolta da un camion e due adolescenti incastrati nel veicolo. 

Il ritorno a casa e l’arrivo della polizia

I vigili del fuoco avevano avviato le procedure per estrarre gli occupanti e Jayme è “rimasta accanto ad una delle due “cercando di fare tutto il possibile per tenerla in vita”, ha raccontato. Solo dopo che le ragazze sono state trasportate al pronto soccorso è iniziato il vero dramma”, ha scritto l’Ansa. Una volta a casa la donna si è vista spiegare dalla polizia che sua figlia Montana era stata vittima di un incidente. Lo stesso incidente su cui aveva operato lei poco prima.