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Putin in India, il duro avvertimento: "Prenderemo tutto il Donbass, Kiev si ritiri"

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Putin in India: linea dura sul Donbass aumenta le tensioni con Kiev e gli alleati occidentali. Gli ultimi sviluppi sul conflitto.

La guerra in Ucraina continua a rappresentare una sfida diplomatica complessa a livello globale. Mentre Stati Uniti e Russia negoziano possibili soluzioni, la tensione tra le potenze occidentali e Mosca rimane alta, con incertezze sul futuro del Donbass e dubbi sull’effettiva affidabilità delle trattative americane. Da Putin, in India, arrivano segnali chiari di fermezza: l’equilibrio tra diplomazia e pressione militare definisce oggi il fragile cammino verso una possibile pace.

Pressioni diplomatiche e tensioni tra gli alleati occidentali

Il vicepresidente statunitense James David Vance, intervistato da Nbc News, ha riconosciuto abbiamo fatto molti progressi, ma non siamo ancora del tutto al traguardo, lasciando intendere la possibilità di sviluppi positivi nelle prossime settimane.

All’interno della Casa Bianca, ha ammesso, il dossier russo-ucraino è stato fonte di costante frustrazione, soprattutto perché molti ritenevano che questa guerra sarebbe stata più semplice da risolvere rispetto alle crisi in Medio Oriente. Parallelamente, il presidente Donald Trump ha ribadito la volontà di chiudere vari fronti globali affermando: “Stiamo portando la pace in tutto il mondo… Ne stiamo cercando un’altra, quella tra Russia e Ucraina.

Intanto in Europa cresce la diffidenza verso il ruolo di Washington nelle trattative. Secondo quanto riportato da Der Spiegel, diversi leader dell’Unione temono che gli Stati Uniti possano accettare concessioni territoriali a favore di Mosca senza adeguate garanzie per Kiev. Emmanuel Macron avrebbe ventilato “la possibilità che gli Usa tradiscano l’Ucraina sul tema territoriale, mentre il cancelliere tedesco Friedrich Merz avrebbe chiesto a Volodymyr Zelensky di muoversi con estrema cautela.

Le riserve riguardano soprattutto gli emissari vicini a Trump – Steve Witkoff, Jared Kushner e il segretario di Stato Marco Rubio – impegnati in colloqui paralleli con le parti. Nonostante le smentite ufficiali, la prudenza europea emerge con evidenza dalle discussioni riservate tra i leader.

Putin in India, linea dura: “Prenderemo tutto il Donbass, Kiev si ritiri”

Dal canto suo, Mosca rimane ferma sulle proprie richieste territoriali. Vladimir Putin, intervistato da India Today, ha confermato che i 28 punti del piano di pace statunitense restano sul tavolo, anche se suddivisi in quattro dossier da negoziare uno alla volta. Pur dicendosi favorevole agli sforzi diplomatici e riconoscendo “la sincerità di Trump nei suoi sforzi per la pace”, il presidente russo ha chiarito che il nodo centrale riguarda il Donbass.

Ha ribadito che la Russia assumerà il controllo dell’intera regione “che sia per via negoziale o con le armi”, aggiungendo: O liberiamo questi territori con la forza delle armi, oppure le truppe ucraine si dovranno ritirare e smetteranno di uccidere la gente.

Sul fronte ucraino, i colloqui tenuti a Miami tra la delegazione di Kiev e i rappresentanti statunitensi non hanno prodotto progressi significativi. Le fonti ucraine riferiscono che Steve Witkoff ha aggiornato gli interlocutori sull’incontro con Putin del 2 dicembre, ma senza indicazioni concrete in merito all’avanzamento del piano di pace. La sensazione prevalente è che le posizioni restino distanti, soprattutto perché Mosca insiste sul ritiro delle forze ucraine dal Donbass, riassumendo la propria linea con la frase: Kiev si ritiri o libereremo il Donbass con la forza.