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Quirinale, Meloni: "Salvini? Mi ha scritto che saliva nel mio ufficio e non l'ho più sentito"

Quirinale Meloni

Commentando le ore precedenti la rielezione di Mattarella al Quirinale , Giorgia Meloni indirizza una battuta ironica al leader della Lega

Intervistata da Bruno Vespa lo stesso giorno della rielezione di Mattarella, Giorgia Meloni afferma di non aver ricevuto spiegazioni da Salvini. Poi conclude con una battuta ironica.

Le spaccature delle coalizioni dopo il Mattarella Bis  

Archiviata la scelta di far convergere i voti della maggioranza di governo sul bis di Sergio Mattarella, è ora per il centrodestra di fare i conti con l’evidente sfaldamento in seno alla coalizione. Che si è manifestato non solo in occasione dei voti mancanti alla candidadata del centrodestra Elisabetta Casellati ma anche nella decisione di rieleggere Mattarella.

Ecco dunque emergere i segni evidenti di questo malessere – che del resto, seppur in proporzioni  minori sta interessando in parte anche la coalizione di centrosinistra – nelle dichiarazioni dei vari leader all’indomani del voto ma anche nei particolari che vengono fuori dal racconto della frenetica giornata delle votazioni.

Qurinale, Meloni: “Salvini? Non l’ho più sentito”

In particolare Giorgia Meloni  intervistata da Bruno Vespa per la trasmissione “Porta a Porta”, ha raccontatno a Bruno Vespa di aver ricevuto un sms da Matteo Salvini proprio sabato mattina. “L’ho sentito l’ultima volta questa mattina (sabato, il giorno in cui è stata intevistata da Vespa). Mi ha mandato un messaggio, quando ancora ero ferma all’ipotesi Belloni. Mi ha detto: ‘Sei in ufficio da te?’. Sì. ‘Salgo’. Non l’ho più sentito”. Poi la leader di Fratelli d’Italia ha concluso con una battuta ironica che ben fa capire la tensione in atto in seno alla coalizione di centrodestra:  “Forse sono io che non ho capito che lui intendeva di voler salire al Colle…”.

Salvini: “Invece di andare al sesto piano mi sono fermato al quinto”

Nell’assistere alla video intervista, Matteo Salvini – che si trovava in studio – ha replicato raccontando quanto accaduto dal suo punto di vista:

 “Pareva si chiudesse con Conte, Letta, Renzi, Speranza, Tajani e invece ancora altro giro” ha affermato il leader della Lega che nel constatare che le discussioni erano ancora in corso, come racconta, ha proposto il nome della Cartabia come figura super partes, ricevendo ancora uno stop. Quindi, conclude Salvini ” Salendo, invece di arrivare al sesto piano, mi sono fermato al quinto. Ero molto arrabbiato e deluso e parlando con i giornalisti ho detto: “Secondo me a questo punto  è più serio chiedere un sacrificio a Mattarella perchè se va avanti così ci facciamo male tutti. Da lì poi ho sentito il Presidente Draghi ed è andata come è andata ”