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Quirinale, parla Matteo Richetti: "Continueremo a votare Cartabia"

Matteo Richetti

Una donna al Quirinale, la proposta continua di Matteo Richetti: "Ancora scheda bianca, e noi continueremo a votare Cartabia"

Il senatore di Azione Matteo Richetti è intervenuto sulla questione delle schede bianche al Quirinale. Azione ha proposto un nome: Marta Cartabia. La ministra della Giustizia, dal primo giorno ed in maniera coerente è sempre stata votata, ma sembra che non abbia messo d’accordo nessuno.

Matteo Richetti continuerà a proporre Marta Cartabia al Quirinale

Matteo Richetti, più che arrabbiato, è perplesso. Marta Cartabia, sembra essere un nome quasi perfetto per occupare il posto al Colle, eppure, non riesce ad ottenere una maggioranza di voti. Richetti, in merito a tale situazione, si è espresso dicendo: “Sono tre giorni che siamo l’unico partito che scrive un nome sulla scheda. Diamo un’indicazione perché tutti vogliono un profilo super partes. Marta Cartabia non è di nessun partito, una garante della Costituzione essendo stata tra l’altro presidente della Corte costituzionale”. Porre un veto sulla ministra, secondo Richetti, è assurdo e nessuno si è mai degnato di dare una motivazione valida.

Una donna al Quirinale? Per Matteo Richetti la Cartabia è la persona giusta

L’idea di un presidente della Repubblica di sesso femminile piace a molti, in quanto rappresenterebbe un grande passo avanti per la parità di genere. Ciò non toglie che a prescindere dal sesso sia necessario scegliere una persona autorevole e degna della carica che andrà a ricoprire. Proprio per questo, Richetti, vorrebbe prendere due piccioni con una fava. La sua ambizione è quella di vedere la prima donna al Quirinale. Non una donna qualsiasi, ma Marta Cartabia. Sull’autorevolezza poi, secondo Richetti non c’è da preoccuparsi, in quanto: “Marta Cartabia è un’autorevole donna delle istituzioni“.

Matteo Richetti commenta l’ipotesi Mattarella bis al Quirinale

L’idea che ci possa essere un Mattarella bis si fa sempre meno utopica e Matteo Richetti, arrivati a questo punto ha le idee chiare: “Se questo dovesse essere l’epilogo, sarebbe stato più serio dal primo giorno, alla prima votazione, dire agli italiani: “Guardate la situazione è così difficile nel contesto geopolitico internazionale che chiediamo alle istituzioni che sono rappresentate in maniera autorevole, di rimanere al loro posto”. Era meglio arrivarci così che arrivarci dopo questi summit imbarazzanti“. Richetti prosegue dicendo che “nemmeno il giorno della maggioranza assoluta ma non più qualificata, sono stati in grado di dare indicazioni. Ancora scheda bianca, e noi continueremo a votare Cartabia.”