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Rapimento Kata, il movente: la vendetta per tentato omicidio

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Il rapimento della piccola Kata, avvenuto a Firenze, sarebbe legato ad un caso di tentato omicidio avvenuto nello stesso luogo.

Il rapimento della piccola Kata, a Firenze, sarebbe legato ad un caso di tentato omicidio avvenuto nello stesso luogo. Questa è la convinzione degli inquirenti.

Rapimento Kata, il movente: la vendetta per tentato omicidio

Gli inquirenti sono convinti che il rapimento della piccola Kata, avvenuto nell’hotel Astor occupato a Firenze, sia legato ad un caso di tentato omicidio avvenuto nello stesso Luogo. Mia Kataleya Chicllo Alvarez sarebbe stata portata via per vendetta. Due settimane prima della scomparsa della bambina, nello stesso albergo occupato, l’ecuadoriano Medina Pelaez è stato spinto giù da una finestra del terzo piano. L’uomo si è miracolosamente salvato dopo un volo di otto metri. Secondo gli inquirenti sarebbe in corso una faida tra due gruppi di sudamericani che gestivano il racket delle occupazioni nel palazzo e di altri traffici. A farne le spese purtroppo è stata la piccola Kata.

La polizia ha sgomberato l’intero stabile. La procura ha messo sotto sequestro l’ex hotel Astor perché non avvengano altri reati. L’assenza totale di occupanti servirà anche ad effettuare un sopralluogo dei carabinieri molto più approfondito, a cui parteciperanno anche due tecnici inviati dal Gis. Si tratta di specialisti esperti nell’uso di apparati tecnici ad alta tecnologia, anche adatti a individuare intercapedini o cavità nelle mura. Non è mai stata del tutto accantonata l’ipotesi che la bimba possa essere rimasta all’interno.

Il rapimento di Kata e il tentato omicidio nella stessa inchiesta

Il fascicolo di indagine per il rapimento di Kata e quello del tentato omicidio di Medina Pelaez fanno parte della stessa inchiesta. La condotta criminosa dei gruppi di sudamericani presenti nell’ex hotel potrebbe essere realmente sfociata in una guerra tra bande. “Le persone che attualmente dimorano abusivamente nell’hotel Astor vivono in condizioni di assoluto degrado economico, e alcuni fanno spesso uso di sostanze alcoliche, che portano anche a episodi criminosi, che hanno come luogo cardine tale struttura alberghiera, come testimoniato dagli accadimenti conseguenti al tentato omicidio di Santiago Manuel Medina Pelaez” ha spiegato il gip che ha firmato l’ordinanza di sgombero.