Marta Lodola Il giallo sulla morte della quarantaduenne britannica Cheryll Morris è iniziato a marzo 2018 e ancora non trova una soluzione. La donna è morta il giorno dopo il suo compleanno, nel letto del compagno. Nonostante siano state effettuate diverse perizie mediche, le cause del decesso non sono ancora state chiarite. Il processo è iniziato e, fino a ora, non ha portato delucidazioni sulla vicenda. La donna ha lasciato in sola compagnia del padre, da cui si era separata nel 2016, tre figli di diciotto, nove e sei anni.
Una morte inaspettata e ingiustificata
Il compagno della defunta Cheryll Morris, con cui la donna si frequentava da circa un mese, ha dichiarato in aula. “Il giorno prima della sua morte ero passato a casa sua nel pomeriggio, ma lei non stava bene, vomitava. Poi sono ritornato in serata e siamo stati insieme a festeggiare il suo compleanno. Ci siamo messi a letto verso mezzanotte e sembrava essersi ripresa. Poi, il mattino seguente ho provato a svegliarla ma non rispondeva“. Stando alle parole del trentacinquenne Alan Bonkem, la donna avrebbe accusato un malore il giorno prima della sua morte, ma non si trattava di nulla di preoccupante.
Gli inquirenti hanno inoltre ricostruito che nel corso del 2017 Cheryll Morris si era fatta visitare per un’infezione alla pelle, ma non sembra che questo problema di salute possa essere collegato alla sua morte. La donna è risultata negativa anche all’alcol test. Insomma, nessuna circostanza sospetta attorno alla sua improvvisa morte: “Non abbiamo registrato anomalie particolari. È probabile che sia morta naturalmente, ma non siamo in grado ancora di dimostrarlo. Per il momento, possiamo solo affidarci alle probabilità” ha spiegato il medico legale.
