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Renzi alla commemorazione per Berlusconi chiede un taglio delle tasse

Renzi commemora Silvio Berlusconi e chiede taglio alle tasse

Renzi alla commemorazione per Berlusconi detta la linea a Meloni e Salvini. "Per ricordarlo al meglio date un taglio alle tasse"

L’ex premier Matteo Renzi detta la linea alla premier Giorgia Meloni invitandola a “darci un taglio” alle tasse. E prova a spingere i “Fratelli d’Italia” e i “leghisti” tra le braccia dei moderati del Ppe, il gruppo del Partito polare europeo a Bruxelles. La mossa dell’ex rottamatore è arrivata in occasione della commemorazione in Senato in ricordo di Silvio Berlusconi.

Renzi alla commemorazione per Berlusconi: “Volete ricordarlo? Intestategli un significativo taglio delle tasse”

Nel suo intervento commemorativo, il leader di Italia Viva ha rivolto un appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni (capo di Fratelli d’Italia) e al vicepresidente Matteo Salvini della Lega.

“Vedo che c’è una gara a inaugurare opere e infrastrutture – ironizza l’ex premier Renzi, che aggiunge – A Berlusconi farebbe piacere, ma se volete tenere alto il ricordo intestategli un grande taglio delle tasse nella prossima manovra finanziaria”.

Poi l’invito, in vista dell’appuntamento elettorale con le elezioni europee del 2024; tornata decisiva per il futuro dell’Unione europea davanti a un bivio mai così complicato nella storia del processo di integrazione tra Stati europei.

Berlusconi, ricorda Renzi, “quando nel 1998 perse le elezioni, scelse la strada del popolarismo europeo. Questo, lo dico a Salvini e a Meloni, è un punto politico su cui dovreste riflettere in vista del 2024″.

Renzi però dimentica che sarà proprio l’Unione europea, anni dopo quella sconfitta elettorale, a prendere il cerino di un Paese drammaticamente a rischio default, con lo spread (la differenza dei rendimenti tra titoli italiani e tedeschi) che toccava punte record, e gli investitori come avvoltoi sui titoli di debito di un’Italia alle prese con una delle più gravi crisi economiche dal dopoguerra. Da lì in poi, la strada verso i governi tecnici e il sovranismo anti-europeista è stata la conseguenza inevitabile.