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Riapertura discoteche, Bassetti: "Capienza al 35% è presa in giro"

Matteo Bassetti

Matteo Bassetti ha commentato la decisione del Cts di riaprire le discoteche con una capienza al 35%. Il medico è molto critico.

Matteo Bassetti ha commentato la decisione del Cts di riaprire le discoteche con una capienza al 35%. Il medico è molto critico su questa decisione. Non sono mancate le polemiche.

Riapertura discoteche, Bassetti: “Una presa in giro”

Le discoteche riaprono dopo tanto tempo, ma non senza polemiche. “Dopo aver atteso un anno e mezzo riaprire con una capienza al 35% mi pare una presa in giro. Si poteva fare molto di più” ha spiegato Matteo Bassetti, Direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ad Adnkronos Salute. La decisione del Cts riguarda le regioni in zona bianca. Si potrà accedere ai locali solo con il Green pass e la capienza complessiva è stata stabilita al 35% per i luoghi al chiuso e al 50% all’aperto. “Sinceramente, con tutte le misure che si possono prendere oggi con la copertura vaccinale che avanza e la possibilità di avere il green pass, non vedo la logica della decisione del Cts” ha spiegato Bassetti, sottolineando che la capienza per i cinema è dell’80%. “Non capisco, spero che la decisione del Cts sia un primo passo per arrivare al 100% rapidamente. Questo lo dobbiamo al settore e anche per dare un segnale di normalità al Paese” ha aggiunto il medico.

Riapertura discoteche, Bassetti: politici d’accordo con il medico

Ci sono diversi esponenti della politica italiana che la pensano esattamente come Matteo Bassetti, così come tanti imprenditori che non riescono a coprire il costo delle spese con una capienza così bassa. “La presa in giro della presa in giro. In pratica, una beffa al quadrato” ha spiegato Massimo Casanova, europarlamentare della Lega. “Poteva essere la volta buona per restituire ossigeno e dignità ad un settore fermo ormai da 20 mesi, e in vece si continua a trattare il comparto come una fastidiosa questione di serie b” ha aggiunto. “Una beffa che rischia di far fallire tremila aziende e di lasciare a casa qualcosa come 200mila lavoratori” ha sottolineato Casanova.

La pensa nello stesso modo Marco Croatti, senatore M5S, che in una nota ha fatto sapere che i gestori delle discoteche non possono lavorare con una capienza del 35%. “Il malcontento dei gestori di locali notturni è comprensibile. Chi tenterà di riaprire sa già che dovrà lavorare in perdita, e ovviamente ciò è irricevibile” ha spiegato. La proposta prevede risorse adeguate e ristori come per le altre categorie. “Giorgetti batta un colpo subito: parliamo del comparto più penalizzato in assoluto dalla pandemia, quindi dall’esecutivo ci aspettiamo delle risposte immediate” ha aggiunto.

Riapertura discoteche, Bassetti: Abrignani e Pregliasco sono favorevoli

Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts, ad “Un giorno da pecora” su Rai Uno, ha parlato della riapertura delle discoteche, considerandolo “un passo verso la normalità“. Fabrizio Pregliasco, professore della Statale di Milano, è favorevole alla decisione del Cts. “Credo che in qualche modo sia un primo passo. Andiamo avanti a passetti successivi. È una progressione” ha spiegato. Ha aggiunto che il limite di un terzo “è un aspetto probabilistico, riduce un po’ il rischio di contagio, probabilmente non tantissimo, ma nel contempo si dà un segnale di disponibilità” ha concluso. Un parere opposto rispetto a quello del medico Matteo Bassetti.