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A Riga è stato abbattuto il monumento dedicato alla vittoria dell’Unione Sovietica durante la Seconda guerra mondiale. Il governo aveva preso questa decisione nel maggio del 2022 in risposta all’invasione in Ucraina.
Il monumento all’Unione Sovietica di Riga era stato costruito nel 1985
Il monumentale complesso di 79 metri era stato costruito nel 1985 in onore dei liberatori della Lettonia sovietica e di Riga dagli invasori tedeschi ed era formato da un obelisco affiancato da statue.
Era il luogo di raccolta della comunità russa
Il monumento era diventato un luogo di raccolta per i sostenitori di Mosca in Lettonia e la sua rimozione ha quindi provocato una serie di proteste da parte della minoranza russa presente nel Paese. La comunità russa è pari al 30% della popolazione lettone. Ogni anno, in migliaia si radunavano presso l’obelisco il 9 maggio, in occasione della vittoria sulla Germania nazista del 1945. La stessa data è considerata dalla maggior parte dei lettoni come l’inizio dell’occupazione sovietica, terminata nel 1991. Nel 1997, un gruppo di attivisti aveva provato a distruggere il monumento, ma la dinamite era esplosa all’improvviso, uccidendo due persone. Ecco le immagini della caduta del monumento sovietico.
🌎#MundoTuit #Rusia #Letonia #EnVideo Tratar de borrar la historia, apología del nazismo. El #25Agosto Letonia demolió el monumento en Riga que conmemoraba la victoria de la URSS sobre las tropas nazis en la 2a Guerra Mundial. #27Ago #27Agosto #UnionParaLaVictoria pic.twitter.com/A8PBYX4lXi
— Yoselina Guevara L. (@lopez_yoselina) August 27, 2022
Fin dall’inizio dell’invasione russa, la Lettonia sostiene l’Ucraina
Così come gli altri Stati baltici, la Lettonia fa parte della Nato e dell’Unione europea e ha mostrato un forte sostegno all’Ucraina in seguito all’invasione russa. Il Parlamento lettone ha votato in favore della rimozione entro la metà di novembre di tutte le statue, le targhe e i bassorilievi sovietici rimasti nel Paese. Leggi anche: Ucraina, rischio diffusione sostanze radioattive nella centrale di Zaporizhzhia Leggi anche: Bombe su Macallè. L’UNICEF: “Colpito asilo, ci sono vittime e feriti”