Il 18 gennaio 2017 una slavina travolse e distrusse un hotel causando un bilancio di 29 vittime e 11 superstiti per quello che è comunemente ricordato come il dramma di Rigopiano. Dopo cinque anni, il processo di Farindola è finalmente arrivato alle battute finali.
Tragedia di Rigopiano: chiesta condanna a 12 anni per l’ex prefetto
Nell’udienza tenuta oggi 24 novembre per la tragedia di Rigopiano sono state formulate le richieste di condanna per i 30 imputati (una società e 29 persone fisiche). I reati di cui essi devono rispondere spaziano dal disastro colposo all’omicidio e lesioni colpose, fino ad arrivare all’abuso d’ufficio e al falso ideologico. Inoltre, è stata richiesta la condanna a 12 anni per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo.
Le motivazioni dell’accusa
Provolo è responsabile, secondo quanto sostenuto dall’accusa di: “Ritardi nel coordinamento dei soccorsi.” In una nota si legge quanto sarebbe accaduto quel maledetto giorno nel coordinamento dei soccorsi: “Veniva rappresentata dalla Prefettura l’avvenuta attivazione, a partire dalla mattina del 16 gennaio, ore 9, della sala operativa provinciale di Protezione civile e del Centro coordinamento soccorsi. Nella nota del 17 gennaio, a firma del prefetto Provolo, si conferma l’apertura della sala operativa e del centro coordinamento. Le indagini e le risultanze investigative hanno dimostrato chiaramente la falsità delle circostanze rappresentate in queste note, che erano finalizzate evidentemente ad attribuire alla Prefettura una apparente tempestività e capacità di intervento nell’emergenza.”
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