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Roberto Speranza fa marcia indietro: niente ricorso sui verbali della task-force

Roberto Speranza

Roberto Speranza ha deciso di fare marcia indietro. Nessun ricorso sui verbali della task-force, una vittoria per Fratelli d'Italia.

Roberto Speranza ha deciso di fare marcia indietro. Nessun ricorso sui verbali della task-force, una vittoria per Fratelli d’Italia.

Roberto Speranza fa marcia indietro: rinuncia al ricorso sui verbali della task force

Il ministero della Salute fa una passo indietro e rinuncia a impugnare la sentenza del Tar sui verbali segreti della task force. L’avvocatura dello Stato, come riportato dal quotidiano Il Giornale, ha rinunciato al ricorso a inizio luglio. Per Fratelli d’Italia si tratta di una grande vittoria. Il partito aveva dato inizio a tutto. Al centro della contesa c’erano i verbali della task force istituita da Roberto Speranza a gennaio 2020, all’inizio della pandemia. I verbali per lungo tempo erano rimasti secretati. 

Roberto Speranza fa marcia indietro: l’accesso agli atti

Alla fine del 2020 il deputato di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, ha deciso di fare un accesso agli atti per leggere tutti i resoconti delle riunioni fra esperti, che per lungo tempo erano rimaste segreti e che nessuno aveva mai potuto leggere. Dopo il no del ministero c’era stato un ricorso al Tar, che era stato vinto. Il ministero a quel punto era stato costretto a pubblicare i documenti ed erano stati svelati numerosi dettagli e tante novità fino a quel momento sconosciute, che riguardano le prime fasi della lotta contro il Covid. 

Roberto Speranza fa marcia indietro: il ricorso

Il ministero aveva deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato contro una sentenza considerata “errata e illegittima“. Secondo il dicastero i verbali erano frutto di attività consultiva del ministero e quindi non avevano “un minimo di caratteristiche formali“. Il ministero non avrebbe dovuto essere obbligato a mostrarli a nessuno, in teoria. Adesso, però, ha deciso di fare marcia indietro. “Noi chiediamo trasparenza dall’inizio della pandemia. Non l’hanno mai data. Non hanno mai risposto alle nostre richieste. Non hanno mai spontaneamente adempiuto ai loro doveri” ha dichiarato Bignami