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Robot minatori: ecco dove verranno impiegati

Robot minatori: ecco dove verranno impiegati

Pronti a salvare vite, e non certo a togliere lavoro: arrivano i robot minatori, che promettono di essere fondamentali in miniere e gallerie. Vediamo dove saranno impiegati Si chiamano Alexander e Julius e sono i primi robot minatori pronti a scendere sotto terra per aiutare chi lavora nelle minie...

Pronti a salvare vite, e non certo a togliere lavoro: arrivano i robot minatori, che promettono di essere fondamentali in miniere e gallerie. Vediamo dove saranno impiegati

Si chiamano Alexander e Julius e sono i primi robot minatori pronti a scendere sotto terra per aiutare chi lavora nelle miniere e provare a sollevarlo dai compiti più faticosi. Sono nati in Germania, nell’ambito del progetto Mining-ROX che è stato coordinato dall’Università Bergakademie nella città di Freiberg e presto potranno avvalersi anche di un nuovo alleato, attualmente in via di sviluppo e già battezzato come Elisabeth.

Le miniere possono essere ambienti molto ostili, ma i robot possono arrivare anche in quei luoghi che in genere tendono a essere considerati troppo pericolosi per gli uomini”, spiega Bernhard Jung, esperto di robotica e realtà virtuale. “I robot sono per noi un’opzione molto promettente – precisa Jung – soprattutto per le miniere che si trovano in aree remote dove si fatica a trovare della manodopera qualificata per tali rischi”, ma non solo. L’attuale sfruttamento intensivo degli strati superiori delle miniere, infatti, porta a scavare sempre più in profondità, arrivando oltre i 4 chilometri sotto terra.

Nei prossimi anni ”nelle miniere farà sempre più caldo – sottolinea l’esperto – e sarà impossibile una refrigerazione adeguata. Infatti il futuro sorriderà solo alle miniere completamente automatizzate, senza la presenza dell’uomo”. A fare da apripista è stato il già citato Julius, dotato di quattro ruote, sensori e con un braccio meccanico con tre dita.

In futuro potrebbe assistere l’uomo nel monitorare la miniera, raccogliendo dati geo-localizzati e arrivando a usare strumenti pesanti e ingombranti. Anche Alexander si muove su quattro ruote, ma non ha un braccio meccanico bensì due scanner laser, un sistema di illuminazione e delle telecamere: potrebbe essere sfruttato per fare una mappatura della miniera in 3D, per esempio per ricreare l’ambiente con la realtà virtuale tale da facilitare l’addestramento di minatori e squadre di soccorso.