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Rocco Siffredi, la moglie Rosa confessa: "Non ho mai visto un film porno"

Rocco Siffredi moglie Rosa

Rocco Siffredi: la moglie Rosa Tassi confessa di non aver mai visto un film porno.

Rosa Tassi, moglie di Rocco Siffredi, ha fatto una confessione che nessuno si aspettava: in tutta la sua vita non ha mai visto un film porno. Pur essendo la moglie del re del cinema a luci rosse, si è tenuta lontanissima da quel mondo.

Rocco Siffredi: la confessione della moglie Rosa spiazza

Intervistata dal settimanale Oggi in vista dell’uscita della serie Supersex che narra la vita di suo marito Rocco Siffredi, la moglie Rosa ha fatto una confessione del tutto inaspettata. In tutta la sua vita, la donna non ha mai visto un film porno. Ha dichiarato:

“Il suo lavoro è lavoro, il privato è un’altra cosa. (…) L’anima è un’altra cosa. E quella di Rocco è mia. All’inizio, nell’intimità con me, Rocco si comportava come sul set: girati di qua, mettiti così. Ci ho messo un anno a trovare il coraggio di dirgli che non mi piaceva, che volevo altri gesti, altre tenerezze. Ha capito”.

Rocco Siffredi: la moglie Rosa non ha mai visto un film porno

Rosa, pur essendo la moglie del re del cinema a luci rosse da 30 anni, non ha mai visto una pellicola osé. Ha dichiarato:

“Sia io sia Rocco abbiamo sempre chiarito: avete presente il film d’azione, dove c’è uno che ammazza quell’altro a colpi di machete? Ecco, è la stessa cosa, è tutto finto. I film porno sono fatti per eccitare, ma non è quello il sesso che si fa con chi si ama. E comunque, chissà perché, le scene con la gente sgozzata non sono un problema per nessuno, mentre sul mondo hard c’è uno stigma. Io un film porno non l’ho neanche mai visto. Quando davo una mano a mio marito sul set restavo fino a un attimo prima del ciak e poi me ne andavo. Non m’interessa”.

Rosa e Rocco Siffredi: la lotta contro il pregiudizio

Rosa ha rivelato che lei e Rocco hanno lottato molto contro il pregiudizio. Ha raccontato:

“Soprattutto quando vivevamo in Italia, i primi anni di matrimonio, prima di trasferirci a Budapest. Ricordo che un giorno a Roma andai in banca e il cassiere ci provò con me. Avrà pensato: ‘Questa sta con Siffredi, ci starà con tutti’. Tornai a casa turbata, Rocco era furioso. Come se a casa facessimo i festini, le orge. E invece il lavoro è lavoro, il privato è un’altra cosa. Noi abbiamo sempre avuto una vita normale, quasi noiosa. Al centro ci sono sempre stati Lorenzo e Leonardo, i nostri figli”.