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Runa Moccia, 17enne scomparsa in Piemonte da un mese

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E' scomparsa ormai da un mese la diciassettenne piemontese Runa Moccia

Runa Moccia, diciassettenne piemontese affidata ad una comunità, è scomparsa il 29 luglio dalla struttura, e ancora di lei non si hanno tracce. Il padre pensa che a darle l’idea, o addirittura a costringerla, sia astato il fidanzato di orgini egiziane, di diciotto anni appena compiuti. Per ora la vicenda è intricata e ancora gli elementi per valutare la situazione sono pochi.

L’appello del padre

E’ ormai un mese intero che Rita non torna a casa dalla sua famiglia, e per ora di notizie non ce ne sono. Il padre, Pietro, ha parlato agli inquirenti della figlia e ha lanciato un appello disperato a tutto il web, per cercare di ritrovarla e di sapere se almeno sta bene. “Mia figlia non è sparita nel nulla, sono convinto che qualcuno la stia tenendo segregata contro la sua volontà. Si sarà anche allontanata volontariamente, ma poi sono certo che sia tenuta chiusa da qualche parte e ho paura per la sua incolumità” afferma l’uomo, convinto che la figlia si trovi dunque in serio pericolo.

Disperata tutta la famiglia: la madre, di origini somale, il padre italiano, la sorella gemella, ospite di un’altra comunità in provincia di Cuneo, e gli altri tre fratellini più piccoli. La famiglia continua a lanciare appelli per ritrovare Runa, ma nonostante gli sforzi di polizia e carabinieri la ricerca non è ancora andata a buon fine.

La scomparsa

Era domanica pomeriggio quando Runa e Mohamed, questo il nome del fidanzatino della ragazza, si sono allontanati insieme, dopo aver preso un gelato insieme agli operatori della comunità. Le ricerche sono scattate immediatamente, ma la ragazza non è stata trovata da nessuna parte. L’unico segno sospetto, per ora, è un messaggio Facebook, comparso il 15 agosto sul profilo della ragazza: “sto bene” scrive lei.

Il padre però ha seri dubbi sull’origine del messaggio, tanto che è addirittura scattata una denuncia: “I carabinieri mi dicano se stanno continuando a cercare mia figlia, perché io sono stato lasciato da solo. Nessuno mi dice niente. Ora la mia speranza è che la polizia Postale, dopo la mia denuncia, possa scoprire qualcosa. Il messaggio sul profilo facebook di mia figlia “sto bene” apparso il giorno di Ferragosto non l’ha scritto lei e di questo ne sono più che sicuro. È per questo che sono andato presso la polizia Postale per denunciare il tutto. Gli investigatori, avrebbero scoperto già qualcosa così come individuato il numero di telefono dal quale ricevo le chiamate anonime” spiega l’uomo.

Il ruolo del fidanzato

L’ultima volta che l’ho vista” prosegue Piero Moccia “è stato qualche giorno prima della sua scomparsa. Mi aveva raccontato che qualche mese prima aveva conosciuto un ragazzo che da poco ha compiuto 18 anni. Era nata una simpatia, come può accadere a quell’età, poi però si erano allontanati. Il mio timore è che lui l’abbia convinta a seguirlo fino a Torino, dove vive, e ora però non la lasci più venir via. Risulta che Runa abbia lasciato il cellulare in comunità, quindi non può essere stata lei a mandarmi il messaggio via Facebook”.

Argomentazioni forti e che fanno pensare ad un tragico finale per la diciassettenne, di cui per ora non si hanno notizie. La famiglia ha deciso di contattare anche il programma Chi l’ha visto?, con la speranza di avere qualche informazione in più dai giornalisti. Un caso tragico, che troppo spesso accade analogamente, e che forse non avrà mai una spiegazione.