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Salario minimo, le opposizioni lanciano una raccolta firme. Tutti d'accordo, tranne Renzi

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L'opposizione lancerà una raccolta firme sul salario minimo. Renzi non ci sta.

L’ex premier Matteo Renzi si è sfilato dalla riunione online delle opposizioni riunitasi per discutere sul tema del salario minimo. “La povertà non va in vacanza. Lo stipendio sotto i 9 euro all’ora è sfruttamento”, avevano protestato i principali leader delle minoranze quando il governo decise di rinviare la decisione a ottobre. Intanto Renzi, dal suo canale Facebook, due giorni fa salutava tutti con le “cartoline” dalla vacanza sulle Dolomiti.

Salario minimo e riunione delle opposizioni: tutti presenti tranne Renzi

Quando il governo Meloni è sembrato aver fatto marcia indietro fissando un incontro per l’11 agosto, le forze dell’opposizione hanno deciso di riunirsi in via straordinaria e online. Il vertice a distanza si è tenuto l’8 agosto, ed erano tutti presenti tranne il presidente di Italia Viva, Matteo Renzi.

Alla riunione hanno partecipato Elly Schlein, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni, Riccardo Magi.

Renzi e l’abbraccio dalle Dolomiti!

Italia Viva aveva già fatto sapere che non avrebbe preso parte all’incontro non avendo sottoscritto la proposta. Invece i partecipanti hanno deciso di promuovere una petizione on line, ossia una raccolta firme per il salario minimo che partirà prestissimo. “Nessun lavoratore potrà avere una retribuzione oraria inferiore a 9 euro all’ora”, ribadiscono le forze di minoranza.

Renzi, solitamente attivo sui social e su altri temi, non ha ancora commentato. Due giorni fa l’ex premier è apparso sereno dalle vette delle Dolomiti. “Vacanze ad alta quota. Oggi pomeriggio si sono toccati i 3 gradi, quassù! Un abbraccio dalle Dolomiti”.