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Emicrania, svolta: nuovi farmaci riducono la frequenza degli attacchi

emicrania

"L'emicrania esige una soluzione preventiva che oggi possediamo - hanno spiegato gli esperti -. Questa è una svolta epocale".

L’emicrania è stata nominata dagli esperti la “regina delle cefalee” e, secondo i dati riportati del Censis, colpisce il 12% circa della popolazione mondiale. “Si presenta come un mix di mal di testa e mal di mare, con nausea, spossatezza e attacchi che possono durare fino a 5 giorni – ha spiegato uno specialista (Pietro Barbanti) – è una malattia solo umana e per lo più femminile”. In occasione di un incontro sul tema a Milano, però, alcuni medici hanno presentato delle novità. Sono in arrivo dei farmaci che potrebbero ridurre la frequenza degli attacchi di emicrania: si tratterebbe di una svolta epocale. “L’emicrania esige una soluzione preventiva che oggi possediamo – hanno spiegato gli esperti -. Questa è una svolta epocale“.

Emicrania, la svolta

I nuovi farmaci che arriveranno sul mercato permetteranno di ridurre la frequenza degli attacchi di emicrania: una vera svolta. La nuova molecola anti-Cgrp (chiamata anche anticorpo monoclonale, fremanezumab) verrà somministrata con un’iniezione indolore sulla coscia. Il farmaco è vendibile e utilizzabile soltanto nella fascia di età compresa tra i 18 e i 70 anni e la posologia prevede una somministrazione al mese. Inoltre, questo medicinale è ideale come terapia preventiva per coloro i quali soffrono di attacchi frequenti (più di cinque giorni di attacchi in un mese).

La sperimentazione

Teva ha presentato i risultati dello studio di fase III b Focus. Nella sperimentazione sono stati coinvolti 800 soggetti che soffrono sia di emicrania cronica, sia di emicrania episodica. Tutti i pazienti sono stati trattati con il nuovo farmaco per un periodo di 12 settimane. I risultati hanno mostrato la riduzione dei giorni di emicrania per ogni mese.

Pietro Barbanti, il direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su cefalee e dolore dell’Irccs, ha commentato: “Per l’emicrania non basta un ‘estintore’ del dolore, che c’è già da 25 anni, ma serve anche un ‘impianto antincendio’, che oggi è disponibile. L’emicrania esige una soluzione preventiva che oggi possediamo: è una svolta epocale e si è imboccata anche la strada giusta per la ricerca”. “L’emicrania – ha proseguito lo specialista – è una delle malattie più diffuse al mondo e una delle più disabilitanti. Al mondo sono più di un miliardo le persone che ci convivono ed è la seconda causa di disabilità a livello globale“.

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