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Cancro, l'allarme dell'Oms: "Aumento dei casi del 60% in vent'anni"

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L'Oms ha lanciato un monito relativo all'aumento dei casi di cancro che potrebbe verificarsi in caso di non cambiamento delle propre abitudini.

In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha lanciato un allarme: se i nostri comportamenti non cambieranno, i casi di tumore nei prossimi vent’anni aumenteranno sempre di più.

L’allarme dell’OMS sul cancro

Nello specifico l’Oms ha fatto sapere che il mondo vedrà un aumento del 60% se non ci sarà un cambiamento nelle proprie abitudini. Nei Paesi a basso e medio reddito i casi potranno poi aumentare fino all’81%. Gli studiosi hanno pertanto fornito dei consigli su come evitare di contrarlo, primo fra tutti quello di lavorare sulla prevenzione. Oltre a questa sarà importante la riduzione dell’uso del tabacco – ad oggi causa del 25% delle morti da cancro -, la vaccinazione per l’epatite B contro il tumore al fegato e quella per l’HPV per l’eliminazione del cancro al collo dell’utero.

Almeno 7 milioni di vite potrebbero essere salvate nel prossimo decennio basandosi sulla copertura sanitaria universale e mobilitando diverse parti interessate a lavorare insieme“. Queste le parole di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, che ha definito inaccettabile il gap tra paesi” riguardo alla cura del cancro.Se infatti nei paesi ad alto reddito il tasso di mortalità tra il 2000 e il 2015 si è ridotto del 20 per cento, negli altri appena del 5. “Un campanello d’allarme per affrontare le inaccettabili disuguaglianze tra i servizi oncologici nei paesi ricchi e poveri” ha commentato Ren Minghui.

Per quanto l’assistenza ai malati di cancro, l’Italia è ai vertici in Europa, in linea con i Paesi più progrediti. Negli ultimi dieci anni il numero dei pazienti vivi dopo la diagnosi di cancro è infatti aumentato del 53%. Se nel 2010 erano 3 milioni 250mila, oggi sono 3 milioni 460mila oggi.