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Coronovirus, positivi i primi test sul vaccino negli Stati Uniti

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Sono incoraggianti i risultati dei primi test su un vaccino contro il coronavirus studiato negli Stati Uniti: "Crea un buon numero di anticorpi".

I primi test del vaccino del coronavirus effettuati dalla società statunitense di biotecnologia Moderna sono stati positivi e questo lascia ben sperare per il futuro della studio. É stato lo stesso istituto di ricerca con sede in Massachusetts a comunicarlo: “La Fase 1 dei test clinici – fanno sapere dal quartier generale – ha mostrato che le persone che si sono sottoposte alla sperimentazione hanno sviluppato anticorpi in modo del tutto simile ai pazienti di Covid-19 che sono guariti. I livelli di anticorpi rilevati nelle prime otto persone sottoposte ai test clinici con l’mRNA-1273, sono uguali o superiori a quelli riscontrati nei pazienti guariti dal Covid-19″. Inoltre, il vaccino al quale si lavora negli Stati Uniti avrebbe fin qui dimostrato di essere “sicuro e ben tollerato”, non essendo stati riscontrati particolati effetti collaterali.

Coronavirus, test positivi dal vaccino americano

La società Moderna informa inoltre che i risultati positivi dei primi test permettono ora di avviare la cosiddetta Fase 2 della sperimentazione, mentre per la definita Fase 3 l’obiettivo interno è quella di poterla avviare entro il mese di luglio. Dati incoraggianti per tutti i paesi del mondo, con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che nei giorni scorsi aveva addirittura avanzato l’ipotesi di distribuirlo gratuitamente per favorire il contrasto alla diffusione del virus.

Il farmaco in fase di sperimentazione è un’immunizzazione a base di Rna che punta a stabilizzare una proteina, detta spike, che si trova nel Covid-19. L’obiettivo è creare un meccanismo di difesa per l’organismo. Ricordiamo inoltre che la società Moderna collabora c0n l’Istituto nazionale delle allergie delle malattie infettive guidato dal virologo Anthony Fauci, colui che aveva convinto Trump a prestare maggiore attenzione all’insorgere del coronavirus negli Stati Uniti.