Il vaccino Covid di AstraZeneca produce una forte risposta immunitaria negli anziani. Lo dichiara uno dei primi studi pubblicati sulla rivista medica The Lancet, che riporta i risultati delle fasi uno e due della sperimentazione. In uno dei gruppi più a rischio di morte o malattia grave a causa dell’epidemia, l’antidoto è in grado di costruire l’immunità.
Il vaccino Covid di AstraZeneca
Il vaccino Covid di AstraZeneca nasce in collaborazione con l’Università di Oxford. Sono circa 560 i volontari, adulti e sani, che hanno partecipato alla fase due della sperimentazione, nella quale gli sono state inoculate due dosi dell’antidoto o un placebo. Secondo quanto riportato nella relazione, non sono stati segnalati effetti collaterali gravi.
AstraZeneca è stata una delle prime aziende farmaceutiche ad impegnarsi per lo sviluppo di un vaccino Covid, partendo da uno dei virus che causano raffreddore comune negli scimpanzé. I ricercatori hanno trasferito il materiale genetico della proteina che il Coronavirus utilizza per legarsi alle cellule e replicarsi, inserendola nel virus ottenuto dagli scimpanzé e reso innocuo per gli esseri umani. Così, il sistema immunitario impara ad attaccare la proteina e può anche affrontare le eventuali infezioni causate dall’epidemia.
AstraZeneca e lo stop forzato
Non si è sentito parlare del vaccino di AstraZeneca per un po’ di tempo, il motivo? Durante la sperimentazione clinica a livello globale, si è presentato un effetto collaterale: una forte infiammazione su uno dei volontari. Dopo qualche settimana, i test sono ripresi e ora si va verso l’ultima fase che, secondo il suo amministratore delegato, dovrebbe concludersi entro dicembre 2020.