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Covid-19, nuova circolare: sintomi e criteri per riconoscerlo

Vaccino Covid

Covid-19: sintomi e criteri per riconoscerlo. La circolare di Giovani Rezza mostra i criteri clinici, radiologici e di laboratorio.

Il Ministero della Salute ha reso nota una nuova circolare portante la firma di Giovanni Rezza. Il documento offre un aggiornamento sui sintomi e i criteri per riconoscere il Covid-19. Precisiamo come al momento il test molecolare rappresenta il metodo più efficace per riconoscere la presenza del morbo nell’organismo umano. La circolare, molto dettagliata, si esprime sui criteri clinici, radiologici e di laboratorio. I sintomi più comuni che attestano un contagio da Covid-19 sono senz’altro febbre, tosse, dispnea ed esordio acuto di anosmia, ageusia o disgeusia.

Covid-19: qualche informazione sui criteri

Il documento spiega come, in merito ai criteri clinici è possibile parlare di Covid-19 quando oltre ai sintomi citati nella nostra introduzione (febbre, tosse, dispnea ecc.) sono presenti sintomi più generici quali brividi, vomito, cefalea, mialgia e astenia. La circolare firmata da Giovanni Rezza fornisce anche criteri radiologici e di laboratorio come il rilevamento dell’acido nucleico di SARS-CoV-2 in un campione clinico o, in alternativa, il rilevamento dell’antigene Sars-CoV-2 in un campione clinico in determinati tempi e contesti. Inoltre, è possibile parlare di caso Covid quando sono presenti due criteri epidemiologici: essere stati a contatto stretto con un soggetto confermato essere positivo al coronavirus nei 14 giorni precedenti all’apparizione dei primi sintomi ed essere residente od operatore in contesti sanitari o socio/assistenziali 14 giorni prima dell’insorgere dei sintomi.

Come eseguito il test antigenico rapido

Il test antigenico rapido deve essere eseguito il prima possibile e, in tutti i casi, entro cinque giorni dalla comparsa dei primi sintomi. Nel caso in cui il test dia risultato negativo, esso deve essere ripetuto con metodica RT-PCR o, in alternativa, tramite un ulteriore test antigenico rapido dopo due (o massimo) quattro giorni.